Luglio sta per iniziare e manca circa un mese alle tanto agognate ferie. Però, dato il bel tempo e il carico di lavoro minore, consigliamo di sfruttare tutti i weekend possibili per visitare le meraviglie che l’Italia ci offre. Per questo oggi andiamo alla scoperta di una cittadina medievale situata nel nord Italia e legata ad una storia d’amore sempreverde. Infatti è considerato la capitale del Medioevo italiano questo borgo famoso dove vissero Paolo e Francesca. Scopriamo insieme di quale borgo si tratta.
La storia di questo luogo sospeso nel tempo
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Stiamo parlando di Gradara, centro situato al confine fra l’Emilia Romagna e le Marche e compreso nella provincia di Pesaro-Urbino. La sua storia è legata al nome di molte casate nobiliari fra cui quelle degli Sforza e dei Malatesta. Questo passaggio di diverse famiglie nobiliari si deve alla posizione strategica del luogo, che ha portato nel tempo a degli scontri fra le milizie dello Stato della Chiesa e le signorie presenti in queste zone. A ricordo di questo passato turbolento sorge il famoso castello, considerato uno dei più belli di tutta Europa per la sua imponenza e raffinatezza.
È considerato la capitale del Medioevo italiano questo borgo degli innamorati descritto anche in uno dei canti più famosi di Dante
In questa meravigliosa cornice la leggenda vuole che iniziò la tormentata storia di Francesca da Polenta. La donna fu data in sposa dal padre per motivi territoriali a Gianciotto Malatesta, chiamato così per la sua andatura sciancata. Essendo molto più giovane di lui, cominciò a passare del tempo con il cognato Paolo e i due si innamorarono leggendo la storia di Ginevra e Lancillotto. Li colse in flagrante un servo e Gianciotto uccise entrambi, guadagnandosi così un posto nel girone dei lussuriosi. Secondo le ricostruzioni, l’omicidio potrebbe essersi svolto qui oppure nella rocca malatestiana di Santarcangelo di Romagna.
Cosa vedere oltre all’iconica fortezza
Oltre a questo luogo di interesse, però, consigliamo di visitare anche il Museo storico e le grotte, soprattutto quella chiamata “dell’ipogeo”. In questo caso si possono vedere gli strumenti di tortura e tanti altri oggetti d’epoca. Consigliamo infine di perdersi all’interno del centro storico e di ammirare il circondario dall’alto tramite i camminamenti della ronda.
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