Il Salento si conferma anche quest’anno come una delle mete preferite dagli italiani.
Infatti, le bellezze paesaggistiche, l’ottima offerta gastronomica e la possibilità di visitare piccole realtà fuori dal tempo, attraggono davvero tantissimi turisti.
Fra i borghi più belli e caratteristici vi è un paesino molto affascinante che vale la pena visitare.
Infatti, è assolutamente da non perdere questo borgo medievale nell’entroterra salentino, eletto fra i più belli d’Italia per la sua incredibile bellezza. Stiamo parlando di Specchia.
Le origini di un borgo strategico
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Specchia è un piccolo borgo di appena 5000 abitanti in provincia di Lecce.
Al suo interno possiamo trovare e visitare edifici di immenso valore storico, artistico ed architettonico.
Insomma, delle perle di rara bellezza che s’innalzano fra vicoli stretti, scalinate e muretti a secco.
Sia il nome, che l’assetto della città (restato immutato dal XV secolo) ci raccontano una storia molto particolare. Specchia, infatti, vuol dire letteralmente cumuli di pietra a forma conica, che venivano utilizzati come torri di vedetta o monumenti sepolcrali.
Infatti, il centro storico del paese è sorto intorno ad un castello che aveva finalità difensive. Per questo motivo fu costruito sul punto più alto del colle, lontano da potenziali nemici che venivano dal mare.
Ora vediamo i motivi per cui è assolutamente da non perdere questo borgo medievale nell’entroterra salentino, eletto fra i più belli d’Italia per la sua incredibile bellezza.
Cosa vedere a Specchia
Il castello precedentemente accennato, ossia Palazzo Risolo, si affaccia sulla bellissima Piazza del Popolo.
Qui sorge anche la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, costruita sempre intorno al XV secolo.
Un’altra Chiesa che vale la pena visitare è quella dei Francescani Neri, poco distante dalla piazza, costruita nel 1531 con annesso il Convento.
Costruita un anno dopo, è interessante da vedere anche la Cappella di S. Caterina Martire. I fantastici affreschi e la cripta, scavata direttamente nella roccia e sorretta da 36 colonnine, sono veramente suggestivi.
Veri e propri tesori sono anche la Chiesa di S. Eufemia e quella di San Nicola di Mira.
La prima eretta fra il IX-X secolo, mentre la seconda nel XI secolo e sono ancora perfettamente conservate. Questi edifici ci danno conferma dell’importanza di Specchia, ancor prima dei numerosi assedi e distruzioni avvenuti tra il ‘400 e il ‘500.
È impossibile elencare tutte le altre affascinanti strutture e bellezze presenti in questo meraviglioso borgo.
Degni di nota però sono i frantoi ipogei, scavati nella roccia, dove si lavoravano le olive e si produceva l’olio, considerato il vero oro di queste terre.