Oggi si sta parlando molto dell’iniziativa dello “Sconnesso day”, ma pochi in realtà sanno in cosa consiste e quali obiettivi si pone. In questo articolo faremo un po’ di chiarezza sulle sue origini e sul perché sia necessario prenderla sul serio.
La nomofobia e la dipendenza da internet sono problemi sempre più diffusi nella società moderna, dove i dispositivi tecnologici sono diventati parte integrante della vita quotidiana. In generale, possiamo definire “nomofobia” la paura di rimanere senza il proprio smartphone, o senza una connessione internet che ne permetta l’utilizzo. La “dipendenza” da internet, invece, è l’incapacità di controllare l’uso di internet e dei device digitali, non solo da parte degli adolescenti (nativi digitali), ma degli adulti.
La nomofobia e la dipendenza da internet possono portare a una serie di conseguenze negative per la salute mentale e fisica. Tra le conseguenze fisiche, troviamo insonnia, emicranie, dolori alle articolazioni, problemi alla vista e alla postura. Tra le conseguenze mentali, invece, si possono annoverare l’ansia, la depressione, la solitudine, la riduzione delle interazioni sociali nella vita reale e così via.
È arrivato lo Sconnessi Day! Ma da dove nasce questa iniziativa?
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Consapevoli di queste problematiche, nel 2018 è stata presentata al Ministero della Salute un’iniziativa, promossa anche dalla Consulcesi Group, per l’istituzione di una giornata mondiale dedicata alla s-connessione da internet, o anche detta “Sconnessi Day”.
L’idea nasce dal film “Sconnessi” di Christian Marazziti che racconta la storia di una famiglia allargata che, rimasta isolata in uno chalet in montagna, senza connessione internet, è costretta privarsi dei nuovi modelli di comunicazione, ristabilendo dei contatti più “umani”.
Dopo il successo del film, sono stati proprio gli attori del cast a promuovere e diffondere tra i fan lo “Sconnesso Day”, che diventa quindi una sfida vera e propria. Da allora, il 22 febbraio di ogni anno ci si ricorda che esiste una realtà, al di fuori di quella digitale, con la quale ogni tanto vale la pena ricongiungersi. Anche solo per un’ora o, ancora meglio, per un
giorno intero.
Senza internet si possono svolgere un mucchio di attività che stimolano la mente ed il corpo
Dunque, è arrivato lo sconnessi day che, come detto, si propone di sensibilizzare le persone su delle problematiche davvero cruciali per il nostro tempo. Partecipare all’iniziativa, però, potrebbe essere difficile per chi lavora, o studia. Ma chi se lo può permettere, invece, ha l’opportunità di disconnettersi da internet, riporre i dispositivi in qualche cassetto ed impiegare il tempo in altri modi più proficui.
Ad esempio, si potrebbe leggere un libro, che è una forma di intrattenimento (e di apprendimento) davvero eccezionale. Oppure, si potrebbe anche optare per un libro da colorare, che aiuta a rilassarsi ed a liberare la mente, facendo esplodere la creatività. Un altro modo per allenare il cervello potrebbe essere quello di giocare a qualche gioco da tavola, o compilare qualche cruciverba, o munirsi di carta e penna e scrivere un racconto, una poesia, o semplicemente quello che passa per la testa.
Anche mettersi ai fornelli potrebbe essere un’ottima idea per star lontano da smartphone, tablet o PC; così come potrebbe esserlo anche dedicarsi al giardinaggio, dato che tra un mesetto arriverà la primavera. Chi, invece, ama stare all’aria aperta, potrebbe optare per un bel giro in bicicletta, o una lunga passeggiata, approfittando della situazione per fare anche dell’attività fisica.