Titoli e azioni difensivi sono l’ideale nelle fasi in cui il mercato azionario continua a scendere. Se, invece, come sembrerebbe dalla seduta del 26 settembre, l’indice italiano dovesse partire al rialzo, allora con molta probabilità bisognerebbe cambiare tipologia di azioni passando da quelle difensive a quelle cicliche. Ovverosia quelle che si muovono in sintonia con il ciclo economico.
Un indicatore molto utilizzato per classificare le azioni è il beta ed è una misura della volatilità di un titolo rispetto al mercato complessivo. Per definizione, il mercato, come l’indice principale, ha un beta pari a 1,0 e i singoli titoli sono classificati in base a quanto si discostano dal mercato.
Un’azione che oscilla più del mercato nel tempo ha un beta superiore a 1,0. Se un titolo si muove meno del mercato, il suo beta è inferiore a 1,0. I titoli ad alto beta sono presumibilmente più rischiosi, ma offrono un potenziale di rendimento più elevato; i titoli a basso beta presentano un rischio minore, ma anche rendimenti inferiori.
Questo spiega perché nelle fasi direzionali al rialzo è preferibile puntare sulle azioni cicliche. Quindi, è arrivato il momento di abbandonare i titoli difensivi?
Tra le azioni difensive per eccellenza ritroviamo SNAM in compagnia di ERG e Terna.
È arrivato il momento di abbandonare i titoli difensivi? Le indicazioni dell’analisi grafica
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SNAM (MIL:SRG) ha chiuso la seduta del 26 settembre a quota 4,434 euro, in ribasso dello 0,81% rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è ribassista e, nonostante un indice che ha chiuso in territorio positivo, il titolo ha perso lo 0,81%. Al momento non ci sono più ostacoli lungo il percorso che porta all’obiettivo più probabile in area 4,331 euro (I obiettivo di prezzo). La mancata tenuta di questo livello potrebbe aprire le porte a una continuazione del ribasso verso gli altri obiettivi indicati in figura.
Qualora, invece, il supporto dovesse tenere, allora le quotazioni di SNAM potrebbero ripartire al rialzo verso area 5,2 euro.
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