È altamente velenosa e pericolosa per animali e persone quest’insospettabile pianta dai bellissimi fiori viola che si trova facilmente nei prati di montagna

Aconitum

La bella stagione ha finalmente toccato tutte le Regioni d’Italia. La natura si mostra in tutta la sua bellezza grazie alle abbondanti fioriture e l’aria di primavera. Malgrado qualche pioggia, la tentazione di camminare per prati e boschi è davvero irresistibile. Sono molte le persone che nel weekend decidono di fuggire dalla città e cercare ristoro in campagna o in montagna.

La temperatura, non essendo ancora troppo calda, permette di organizzare trekking, picnic e grigliate con gli amici in tutta serenità. Tuttavia, quando si è immersi nella natura, è necessario fare molta attenzione. Specialmente chi ha con sé bambini e animali dovrebbe fare attenzione ad alcuni pericoli che si nascondono nell’erba alta.

Sono proprio le piante con i fiori più belli di cui dovremo preoccuparci, sia nelle specie selvatiche che in quelle ornamentali. A tal proposito, è altamente velenosa e pericolosa questa pianta erbacea che possiamo trovare facilmente tra i prati delle nostre montagne e colline. Conoscere dettagliatamente come si presenta ci permetterà di apprezzarne la bellezza dei suoi fiori senza rischiare effetti collaterali sulla salute.

È altamente velenosa e pericolosa per animali e persone quest’insospettabile pianta dai bellissimi fiori viola che si trova facilmente nei prati di montagna

Conosciuta a partire dalle civiltà antiche romane e greche per l’alta tossicità, l’Aconitum napellus è una pianta alpina appartenente alla specie delle Ranucolaceae. Essa presenta varietà differenti ed è considerata una delle specie botaniche più pericolose in Europa. Una delle caratteristiche che rende l’aconito una pianta che attira lo sguardo su di sé sono i suoi meravigliosi fiori blu/viola. Alcune varietà possono avere petali di colore lilla, giallo pallido (aconito vulparia) e bianco. Questi crescono a grappolo su una spiga e hanno la forma di una violetta coperta da un delicato cappuccio.

Ciò che rende l’aconito velenoso è l’anicotina, un alcaloide presente in ogni parte della pianta.  Questo, se ingerito, provoca disturbi gravi quali perdita di sensibilità, vomito, difficoltà respiratorie e cardiache, formicolio al viso, disturbi della vista etc. Se ingerito colpisce il midollo e può portare alla paralisi. Infatti, nell’antichità veniva usato per avvelenare le punte di freccia e le lance.

L’ingestione di più di 3 grammi può addirittura portare alla morte. I primi sintomi di avvelenamento avvengono dopo 10 minuti dall’ingestione con palpitazioni, tachicardia, brachicardia, diarrea e mal di stomaco, nausea. In questi casi, l’unica cosa da fare è portare immediatamente la persona o l’animale in ospedale.

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