Andare in vacanza e riportare a casa dei souvenir come piante, conchiglie, sabbia, gioielli insoliti, potrebbe essere emozionante e rendere felici parenti e amici, ma potrebbe essere anche un rischio.
Prima di farlo, infatti, bisognerebbe sincerarsi delle normative valide nei Paesi visitati, soprattutto sull’importazione di alcuni elementi naturali autoctoni. Nel caso ci siano dei divieti, infatti, in aeroporto saranno applicate delle sanzioni pecuniarie e in alcuni casi ci potrebbe essere il rischio di reclusione.
Alcuni turisti in vacanza piuttosto che acquistare una calamita o una tazza, preferiscono raccogliere una conchiglia, un po’ di sabbia dalle spiagge più famose, una piccola pianta o ancora del cibo tipico o un gioiello esotico.
Ma se non ci si è informati adeguatamente sulle normative in vigore, si può finire nei guai alla dogana in aeroporto e si può essere sottoposti ad una pesante multa. Questo accade perché alcuni souvenir potrebbero essere illegali.
Meglio optare per souvenir classici, economici e che non occupano spazio in valigia.
Durante queste vacanze bisogna prestare attenzione ai souvenir che si riportano a casa perché alcuni potrebbero essere illegali
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Per esempio bisogna prestare attenzione con cozze, gusci di lumache, vongole giganti, perché alcune di esse sono specie protette, quindi per l’importazione è necessario un permesso speciale dall’autorità responsabile per la conservazione della natura. Chi non osserva questa normativa potrebbe pagare una multa fino a 10.000 euro.
Ad essere vietati sono anche i gusci di alcune specie di lumache protette, trofei di caccia di specie animali protette, pelli e pellicce esotiche, uccelli vivi o impagliati, gioielli le cui parti sono fatte di animali. Questi includono collane o anelli in avorio o borse in pelle di serpente.
Vietato importare anche alcuni cibi e alimenti
Durante queste vacanze bisogna prestare attenzione ai souvenir come i cibi e gli alimenti, soprattutto importati dai Paesi extra UE. Esistono restrizioni sulla carne, sul latte e sui prodotti che ne derivano.
Inoltre, piante, frutti e semi presumibilmente innocui non sono sempre consentiti, questo accade per prevenire l’importazione di parassiti o malattie delle piante. Dopotutto, un singolo frutto può ospitare diverse dozzine di moscerini della frutta o larve che possono diffondersi ulteriormente. Ciò può avere conseguenze devastanti per l’ambiente e l’agricoltura.
I cibi importati vengono controllati spesso dalla dogana e la maggior parte di essi non può essere portata a casa.
Spesso è richiesto un certificato fitosanitario per frutta, verdura e semi provenienti dalle località di villeggiatura. Più spesso di quello che si pensi, i turisti sono costretti a consegnare souvenir anche costosi al personale della dogana.
Per alcuni tipi di souvenir è previsto addirittura il carcere
Se si importano determinati tipi di sabbia o di pietre, si rischia addirittura il carcere.
In Italia, per esempio, si potrebbe rischiare una multa fino a 3 mila euro; in Grecia alcune pietre importanti dal punto di vista archeologico potrebbero far rischiare ai turisti alcuni anni di reclusione e in Turchia il rischio si innalza sino a 10 anni di carcere.
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