Due colpi hanno messo KO le Borse e adesso Piazza Affari rischia il crollo se si verificherà questa condizione

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Due terribili pugni allo stomaco hanno colpito la scorsa settimana i mercati azionari, nelle due ultime sedute di ottava. Due notizie hanno scatenato il panico in Borsa e spinto gli operatori a vendere a piene mani. Piazza Affari ha avuto la performance peggiore spinta al ribasso dai titoli bancari che sono letteralmente naufragati. Oggi e nelle prossime sedute le Borse sono davanti a un bivio. O trovano la forza di reagire immediatamente oppure rischiano di sprofondare ulteriormente.

Alcuni segnali possono dirci cosa potrebbe accadere oggi e nelle prossime sedute.

Le ultime due sedute della settimana sono state terribili, due colpi hanno messo KO le Borse. Giovedì le Piazze europee hanno subito pesanti perdite spinte al ribasso dalle dichiarazioni della presidente della BCE Christine Lagarde. Venerdì il secondo colpo è arrivato dal dato di maggio dell’inflazione USA, sopra le attese degli analisti. Il dato ha fatto crollare in finale di seduta sia le Borse europee che Wall Street.

Venerdì l’indice Euro Stoxx 50 ha ceduto il 3,3%, calo che è andato ad aggiungersi alla perdita dell’1,5% circa della seduta di giovedì. La Borsa di Parigi ha perduto il 2,7%, quella tedesca il 3,1% e quella inglese il 2,0%. Questi cali pesanti sono nulla rispetto al crollo del nostro listino.

La Borsa di Milano venerdì ha chiuso in perdita del 5,1% e il Ftse Mib ha terminato a 22.547 punti, anche minimo della giornata. Questo calo va ad aggiungersi al ribasso dell’1,9% che l’indice maggiore di Piazza Affari ha subito nella giornata di giovedì.

Due colpi hanno messo KO le Borse e adesso Piazza Affari rischia il crollo se si verificherà questa condizione

Oggi gli occhi degli operatori saranno puntati sull’area di prezzo che passa per quota 22.400/22.500 punti. Una discesa dei prezzi sotto questa soglia potrebbe far cadere ulteriormente i prezzi del Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) fino in area 21.000 punti. Infatti nella seduta di venerdì 4 marzo, molto simile a quella di venerdì scorso, il Ftse Mib ha segnato un minimo a 22.464 punti. Quel valore è stato anche il valore di chiusura della giornata. Nella successiva seduta di lunedì 7 marzo i prezzi hanno aperto ancora più in basso e nell’arco della giornata sono precipitati fino a 21.000 punti.

Tuttavia quella seduta è terminata con una chiusura superiore all’apertura, anche se inferiore alla chiusura precedente. Inoltre quella è stata la giornata del rimbalzo. Nelle giornate successive i prezzi del Ftse Mib sono saliti fino a raggiungere 25.500 punti, nella seduta del 29 marzo.

Questo scenario potrebbe verificarsi anche oggi. Quota 23.000 punti potrebbe essere un valido riferimento per valutare la forza di un eventuale rimbalzo. Se i prezzi dovessero chiudere sopra questa soglia, si potrebbe verificare anche un recupero del Ftse Mib nelle prossime sedute della settimana.

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