L’RSI è uno dei principali indicatori utilizzati per capire lo stato di un titolo. Oltre certi livelli, infatti, segnale situazioni di ipervenduto e ipercomprato. Applicando questo criterio, due big del Ftse Mib che sono in ipercomprato sono ENEL e Ferrari. Vista questa indicazione, quale potrebbe essere il futuro più probabile per questi due titoli azionari? Quale tra i due big del Ftse Mib che sono in ipercomprato è da preferire?
Attenzione alle resistenze storiche che potrebbero affossare le azioni ENEL: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo ENEL (MIL:ENE) ha chiuso la seduta del 3 novembre a quota 6,16 €, in rialzo dello 0,75% rispetto alla chiusura precedente.
La tendenza in corso è saldamente rialzista e al momento non si intravedono pericoli all’orizzonte. L’unico livello che potrebbe fare male agli azionisti di ENEL è quello che passa per area6,30 €. Come si vede dal grafico, infatti, già per ben due volte questo livello ha frenato l’ascesa delle quotazioni. Per ENEL arrivarci in condizioni di ipercomprato non è certamente un buon viatico. Tuttavia, va detto che le azioni possono restare in condizione di ipercomprato anche per molto tempo.
Un’indicazione di indebolimento della forza di ENEL potrebbe arrivare da una chiusura giornaliera inferiore a 5,983 €. In caso contrario, il superamento della storica resistenza potrebbe favorire un ulteriore allungo al rialzo in accordo allo scenario mostrato in figura.
La resistenza tiene e le quotazioni potrebbero virare al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica
l titolo Ferrari (MIL:RACE) ha chiuso la seduta del 3 novembre in rialzo dell’1,78% a quota 308,7 €, rispetto alla seduta precedente.
La tendenza in corso è rialzista, ma al momento la sua corsa potrebbe essere frenata dalla resistenza in area 310,9 €. Il superamento di questo livello aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo secondo lo schema indicato in figura.
Il mancato superamento dell’ostacolo, invece, potrebbe favorire un ritracciamento che potrebbe essere confermato da una chiusura giornaliera inferiore a 290,9 €.
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