La settimana appena conclusasi ha visto il Ftse Mib guadagnare oltre il 3%, ma sono due azioni bancarie che hanno guidato il rialzo con performance superiori al 10%. Da notare che Banco BPM e Mediobanca sono state le uniche due a registrare un rialzo in doppia cifra.
Il risiko bancario e gli upgrade degli analisti hanno scattare al rialzo le azioni Banco BPM
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Banco BPM, attualmente sotto i riflettori, ha raggiunto i massimi dal marzo 2016 all’inizio della seduta. Da inizio anno, ha registrato un aumento del 13%, superando il FTSEMIB che ha registrato un aumento del 7,6%. È il settimo miglior titolo nell’indice delle banche europee Stoxx, con un aumento del 2,8% dall’inizio dell’anno. BofA ha recentemente promosso il giudizio su Banco BPM da Hold a Buy, con un target price di 7 €, riveduto al rialzo rispetto ai precedenti 5,50 €. La banca è stata aggiunta alla ‘Europe list 1’ della banca americana. Gli analisti ritengono che Banco BPM, con la sua forte presenza nelle regioni settentrionali dell’Italia, sia ben posizionato per beneficiare di possibili fusioni e acquisizioni nel settore bancario. Inoltre, il prezzo del titolo è considerato sottovalutato in termini di capacità di generazione di capitale e di distribuzione. Il consenso di Bloomberg attualmente registra 10 Buy, 5 Neutral e 2 Sell, con un target medio di 6,13 €.
Dal punto di vista grafico, la tendenza in corso è rialzista. Con la rottura in chiusura settimanale della forte area di resistenza a 5,15 € il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura. Solo una chiusura settimanale inferiore a 5,15 € potrebbe favorire un’inversione ribassista.
I rumors su possibili operazioni straordinarie fanno volare Mediobanca
I recenti rumors hanno riacceso le speculazioni di mercato su una possibile operazione nel settore bancario/assicurativo. Secondo fonti de “Il Foglio”, due banche di investimento stanno esaminando la fattibilità di un’acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, tramite un’offerta pubblica di scambio del valore di 12 miliardi di euro con un premio del 20% per gli azionisti. Questa operazione coinvolgerebbe anche Generali, di cui Mediobanca possiede circa il 13% delle azioni, rendendola il principale azionista della compagnia assicurativa. Se l’ipotesi si concretizzasse, Generali diventerebbe parte di Unicredit. Questo “triangolo” ha suscitato interesse sul mercato finanziario, poiché potrebbe influenzare gli equilibri del sistema finanziario italiano.
Era da quattro anni che non si vedeva una settimana con un rialzo così importante su Mediobanca. La tendenza in corso è rialzista e potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 13,773 €.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 11,384 €.
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