Una delle bevande più antiche della storia dell’uomo probabilmente è il vino. Dalle ricerche archeologiche, infatti, si potrebbe attestare la sua produzione e il consumo a circa 5.000 anni fa.
Attorno al vino c’è un Mondo fatto di appassionati coltivatori, produttori, enologi e degustatori. Ci sono bottiglie di vino dal prezzo abbordabile e altre rare dall’alto costo.
In generale troviamo vino rosso, rosato e bianco, i vini da dessert e lo spumante. Ci sono vari metodi di vinificazione e le botti dove viene invecchiato possono rilasciare aromi particolari.
L’ideale sarebbe frequentare un corso da sommelier, ma alcune semplici dritte per abbinare il vino a tavola possono essere utili.
L’Italia produce ed esporta vini eccellenti. Se ne possono scegliere tanti per accompagnare ogni portata. Spesso si parla di scelta del vino adatto riferendoci ai secondi di carne o di pesce. Al limite si parla anche di primi elaborati, come la pasta al forno e la lasagna.
Scopriamone ora alcuni da bere con un buon risotto o i formaggi.
Cosa bere con il risotto
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Nella cucina italiana ci sono tante ricette dedicate ai risotti. In ogni Regione ci sono tradizioni che si tramandano e che spesso hanno sconfinato, divenendo note ovunque.
Se prepariamo il risotto alla milanese siamo soliti sfumarlo all’inizio con il vino. Questo primo piatto, per via di quest’operazione e degli altri ingredienti sapidi, avrebbe bisogno di un vino adatto. La scelta potrebbe cadere su bianchi o rossi. Pensiamo a un Oltrepò pavese, vino bianco di corpo medio, oppure a un Roero Arneis. Tra i rossi un Lambrusco o un Bonarda.
Per il risotto al radicchio potremmo portare in tavola soprattutto un vino bianco come il Falanghina del Sannio o un Friulano.
Dritte per abbinare il vino ad alcuni formaggi
Ci possono essere pasti che si concludono con il formaggio. Sappiamo che può essere a pasta molle o stagionato, di latte di pecora, mucca ecc. Nell’abbinarlo al vino solitamente si tiene conto soprattutto della sapidità e anche della grassezza di questo buon cibo. Un abbinamento ideale sarebbe quello con vini del territorio di produzione.
Con il Parmigiano Reggiano, ad esempio, si potrebbe bere un vino di medio corpo o più strutturato in base alla stagionatura. Per un Parmigiano di 24 mesi andrebbe bene un Gutturnio o un Sangiovese.
Se amiamo il sapore del Gorgonzola, il Passito di Pantelleria e un Pinot bianco potrebbero sposarsi bene. Tra i rossi, ci sarebbero il Chianti, il Brunello di Montalcino o un Sangiovese.
Alcune curiosità
Data la componente alcolica sarebbe bene non abusare di questo derivato dell’uva. In una persona adulta e sana i bicchieri consigliati sarebbero al massimo due al giorno se è donna e 3 al giorno se uomo.
Bere vino dovrebbe essere un piacere da concederci con calma. In questo modo si possono apprezzare aromi e sapori.
Se per caso restiamo senza vino per sfumare un risotto, potremmo sostituirlo in vario modo. Ad esempio mescolando stesse dosi di aceto bianco e acqua.
Infine, forse a volte ci siamo domandati perché le bottiglie di vino più vendute sono da 0,75 cl. Ci sono tante teorie al riguardo. Secondo la più attendibile, sembrerebbe che nel Settecento le casse inglesi per gli alcolici contenesseso 2 galloni, ossia 9 litri. In ogni cassa si potevano sistemare per il commercio, quindi, 12 bottiglie da 0,75 cl.