La Borsa di Milano ha vissuto oggi una seduta schizofrenica e il dato finale nasconde dei drammi tra i titoli. Da una parte alcune blue chip hanno avuto rialzi tra il 4% e il 6%, dall’altra alcune azioni sono letteralmente sprofondate. Nella giornata odierna si registra un drammatico crollo a Piazza Affari di due titoli mentre allarma un dato che si impenna, quello dello spread.
La BCE non scalda le Borse
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Apparentemente quella di oggi sembra essere stata una seduta tranquilla per la Borsa di Milano, guardando al risultato. Lo stesso si potrebbe dire anche dei mercati del Vecchio Continente. Piazza Affari ha riportato un leggero rialzo mentre le Borse europee hanno subito cali frazionali.
In Europa oggi era la giornata della riunione della BCE. La Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i tassi d’interesse, ma questo era scontato. Meno scontato era capire quali fossero le prossime mosse della BCE per contrastare l’inflazione in forte crescita. L’orientamento della Banca Centrale Europea è di considerare passeggera l’attuale crescita dei prezzi che dovrebbe presto ridimensionarsi.
La decisione della BCE non ha scaldato più di tanto i mercati UE. La Borsa tedesca ha ceduto meno dello 0,1%, lo stesso risultato della Borsa di Londra. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in rialzo dello 0,3% mentre Parigi ha chiuso in guadagno di oltre lo 0,7%.
Due dati economici scaldano Wall Street
L’Europa oggi non è riuscita a rimanere agganciata al treno USA che è partito nuovamente al rialzo. Al momento della chiusura delle Borse europee i tre indici USA erano sui massimi assoluti. Il Nasdaq era addirittura in guadagno di oltre un punto percentuale. Gli operatori statunitensi hanno festeggiato due cali. Quello delle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione, scese rispetto alla settimana precedente e il dato del PIL trimestrale al 2,0%, inferiore alle previsioni.
Ma perché le Borse salgono con il PIL inferiore alle previsioni? Per due motivi. Il primo è che comunque il mercato ha preferito guardare il bicchiere mezzo pieno. Una crescita trimestrale del 2% è comunque un buon risultato. Inoltre la crescita non troppo robusta potrebbe suggerire alla Banca Centrale USA di non anticipare il tapering. Ovvero di non ridurre la quantità di titoli di Stato riacquistati sul mercato.
Drammatico crollo a Piazza Affari di due titoli mentre allarma un dato che si impenna
A dispetto del rialzo modesto, in Piazza Affari oggi tra le blue chip è accaduto di tutto. L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha guadagnato lo 0,3% chiudendo a 26.890 punti ma ben 5 blue chip hanno guadagnato più del 2%. STM è schizzata di oltre il 6,4%, grazie ai risultati trimestrali. Peccato che due titoli siano letteralmente crollati con ribassi vicino al 10%. I risultati trimestrali hanno fatto precipitare Saipem del 10% mentre Nexi, ha ceduto il 9%, dopo avere perso ieri il 6%.
Ma i guai non finiscono qui per la Borsa. Oggi lo spread, il differenziale tra titoli decennali tedeschi e BTP italiani, è schizzato ai massimi annuali per poi chiudere a 113 punti. Un balzo che preoccupa i risparmiatori.
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