Dovremo tutti ricrederci perché la frutta mangiata dopo i pasti fa bene

frutta

L’Istituto Superiore della Sanità ha sfatato uno dei falsi miti che riguardano l’alimentazione.

Per molto tempo abbiamo creduto che la frutta non dovesse essere mangiata dopo pranzo e cena.

Si riteneva che provocasse gonfiore o addirittura facesse ingrassare.

In realtà l’Istituto Superiore della Sanità ha affermato che si tratta di una falsa credenza. Solo chi soffre di colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile o meteorismo può avere una sensazione di gonfiore.

Ci sono dei componenti della frutta come le fibre e gli oligosaccaridi, che possono rallentare il transito nel tratto gastrointestinale e provocare la fermentazioni dei cibi. Chi però non soffre di questi disturbi può solo giovarsi dei benefici della frutta dopo i pasti.

Dovremo tutti ricrederci perché  la frutta mangiata dopo i pasti fa bene

Per i soggetti diabetici mangiare la frutta (naturalmente quella indicata nella dieta del diabetologo) dopo il pasto è meglio che mangiarla a digiuno. Gli zuccheri della frutta, infatti, vengono assorbiti più lentamente dopo il pasto.

Anche per coloro che non sono diabetici, il repentino aumento degli zuccheri nel sangue, il cosiddetto picco glicemico, è da evitare. Questo effetto, che si ottiene mangiando la frutta a digiuno, può provocare come reazione l’innalzamento dei valori di insulina. La conseguenza è il ritorno del senso di fame.

Quante volte, colti da un improvviso languore mattutino, abbiamo addentato una mela o un altro frutto, per fare uno o spuntino senza sensi di colpa? Purtroppo abbiamo sempre sbagliato perché se è vero che si tratta di uno spuntino ipocalorico, provoca senso di fame!

Il gusto dalle note acide della frutta dà un senso di sazietà dell’organismo.

Un aiuto per il ferro

Altro beneficio è questo: la frutta agisce in “coalizione” con le verdure per far assorbire il ferro all’organismo.

La frutta, in particolare quella contenente la vitamina C, facilita l’assorbimento del ferro.

La frutta dopo i pasti non fa ingrassare

È vero il contrario: la frutta con il suo contenuto di fibre limita l’assorbimento di grassi.

In questo caso kiwi e pera sono i frutti con maggiore quantità di fibre.

Ciò che si può facilmente dedurre è che aggiungeremo così due occasioni per mangiare la frutta dopo pranzo e dopo cena. Si arriverà, quindi, alle cinque dosi giornaliere consigliate secondo la World Health Organization per un totale di ben 400 grammi.

Questa quantità verrebbe addirittura rivista al rialzo e raddoppiata  (800 grammi al dì) da alcuni studi della Oxford University.

Una quantità quasi utopistica per l’italiano medio che secondo i dati dell’ISS faticherebbe ad arrivare alle tre dosi giornaliere.

Certo non è semplice assumere così tanta frutta ma grazie alla possibilità di mangiarla dopo i pasti principali potremmo almeno aspirare all’ambizioso obbiettivo.

Secondo la voce autorevole dell’ISS, dovremo tutti ricrederci perché la frutta mangiata dopo i pasti fa bene.

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