Circa il 35/40% della popolazione che vive nei Paesi economicamente più sviluppati soffre della sindrome cronica venosa. A differenza di quanto si potrebbe credere, le vene varicose non sono legate solo all’avanzare dell’età, ma insorgerebbero per motivi specifici. Esse rappresentano la manifestazione più evidente dell’insufficienza venosa degli arti inferiori. Colpirebbero maggiormente le donne e avrebbero come cause principali la familiarità, errati stili di vita e l’età. Per questo tipo di problema non esiste una cura vera e propria. Quindi, è consigliabile puntare sulla prevenzione e sui controlli dallo specialista. Veniamo a quali sono i disturbi collegati a questa patologia. Generalmente, essa provoca: prurito, arrossamento cutaneo, senso di pesantezza agli arti inferiori. Inoltre, nei casi più gravi possono verificarsi alterazioni della cute, come macchie scure, eczemi, dermatiti e, addirittura, ulcere.
Fattori di rischio delle vene varicose
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Ci sarebbero due tipi di fattori di rischio delle vene varicose, ossia quelli legati al paziente e quelli legati alla malattia. In generale, essi possono riassumersi in 6 fattori, che sono:
- l’appartenenza al sesso femminile, maggiormente esposto al problema, a causa delle gravidanze e del ciclo ormonale;
- la familiarità;
- il fumo;
- stili di vita sedentari e caratterizzati da una carenza di attività fisica;
- una scorretta alimentazione;
- l’età, considerato che potrebbero aumentare con l’avanzare degli anni.
Dunque, dovremmo conoscere questi 6 fattori di rischio, per poterli prevenire e fronteggiare. Poi ci sarebbero quelli legati alla malattia vera e propria, che consistono nella mancanza di cure nel tempo. Ciò comporta l’aggravamento del problema e la possibile comparsa di inestetismi ulteriori, quali quelli sopra descritti. Inoltre, non si tratta solo di conseguenze estetiche, ma che incidono anche direttamente sulla salute. Infatti, sottovalutare il problema potrebbe portare al verificarsi, oltre che di alterazioni cutanee, anche di trombosi di tipo superficiale. Nei casi più complessi, invece, si potrebbero avere anche fenomeni trombotici più gravi, che coinvolgono il sistema venoso profondo.
Dovremmo conoscere questi 6 fattori di rischio delle antiestetiche vene varicose che imbruttiscono le nostre gambe per poterle prevenire e curare così
Passiamo, adesso, all’aspetto prevenzione, che deve mirare, innanzitutto, all’eliminazione dei fattori di rischio. Tra le buone abitudini vi potrebbe essere quella di abituarsi a portare le calze elastiche, a compressione terapeutica. Tra i trattamenti volti ad attenuare e a fronteggiare il problema, abbiamo quello con la schiuma sclerosante. Questo si può eseguire in ambulatorio, in maniera molto semplice e senza anestesia. Nei casi più gravi, invece, si fa ricorso ai trattamenti chirurgici endovascolari. In questo caso, ci si potrebbe avvalere delle nuove tecniche messe a punto dalla tecnologia. Questi interventi richiedono l’anestesia locale e presenterebbero minori complicanze ed effetti collaterali rispetto a quelli prodotti dalla chirurgia tradizionale.
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