Hai letto bene, anche in Italia si può diventare cercatori d’oro. Siamo abituati a pensare a leggendarie spedizioni come quella del Klondike, ma anche da noi è possibile cercare questo prezioso metallo.
Naturalmente anche questa attività ha una normativa di riferimento che deve essere rispettata. Ma prima di iniziare a sognare è bene sapere tutto quanto riguarda questo ambito un po’ particolare.
Dove trovare l’oro in Italia e avviare un’attività fuori dall’ordinario
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La più famosa corsa all’oro iniziò il 16 agosto 1896 in Canada. La quantità di metallo rinvenuta nei fiumi Yukon e Klondike scatenò una vera e propria febbre da ritrovamento.
In Italia ci sono cercatori esperti che conoscono i luoghi e le modalità utili a guadagnare delle cifre che valgano l’impresa.
L’oro si trova in tutta la crosta terrestre con una concentrazione pari a 0,03 grammi per ogni tonnellata di roccia. Nel nostro paese la zona sicuramente più ricca di oro è il Piemonte.
Le pepite d’oro fanno gola a molti ma come capire se ce ne sono in un fiume?
Le zone più battute dai cercatori d’oro italiani
I cercatori d’oro più esperti sanno che nella zona alpina in cui degradano le cime più elevate si trovano i giacimenti più importanti. Nelle valli di Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto da sempre ci si tramandano i segreti di questo singolare mestiere. Durante le grandi guerre era una delle poche fonti di sostentamento e oggi è un passatempo redditizio per alcuni.
Oggi, se vuoi avventurarti alla ricerca dell’oro, devi andare vicino Biella nei torrenti Elvo e Cervo. Puoi cercare anche nella zona adiacente il Ticino o vicino Ovada, in provincia di Alessandria. Recentemente è stato individuato anche un giacimento a Furtei in Sardegna e si possono fare ricerche anche in Val d’Ayas. Ma non credere che basti una domenica fuori porta per accostarsi a questa attività. Ci sono delle regole da seguire.
La normativa e le attrezzature
Gli esperti consigliano di armarsi di pazienza e rispettare l’ambiente evitando di scavare lungo le sponde dei fiumi. Setaccio e batea è preferibile che siano in legno, anche se si trovano principalmente in plastica. La batea è una sorta di padella che si deve immergere orizzontalmente nell’acqua. Si scrolla e si smuove il contenuto con le mani per eliminare l’eccesso di fango. Scrollando si fa in modo che eventuali pagliuzze d’oro vadano sul fondo. Sciacquando più volte diventeranno visibili.
Il cercatore d’oro deve operare sempre nella legalità e informarsi sulle leggi vigenti. Ci sono leggi regionali e provinciali che regolano l’estrazione dei minerali. Sopra a queste c’è la Legge 1443/1927, nella quale è precisato che tutti i beni del sottosuolo sono di proprietà governativa. In questa legge però non vengono citate le sabbie aurifere. Per questo cercare oro nei fiumi e nei torrenti non dovrebbe essere illegale. Ora sai dove trovare l’oro in Italia. Non ti resta che verificare presso il distretto minerario se è necessaria l’iscrizione gratuita nell’albo regionale e provare. Tieni presente però che il guadagno non ti consentirà di cambiare vita, perché per un mese di ricerca si stima un’entrata di circa 190 euro. Ma sarà un’esperienza unica che, con molta probabilità, vorrai ripetere.