Nel nostro Paese la vita è difficile a livello economico per molti pensionati. Questo specie per chi vive di pensione e risiede nelle grandi città dove mediamente il costo della vita è più alto. Inoltre, quando la pensione INPS non supera i 1.000 euro al mese, vivere serenamente a livello economico è praticamente impossibile nelle grandi città del Nord Italia.
Questo problema, tra l’altro, è di scottante attualità, in quanto il 2022, per quel che riguarda l’inflazione, si candida per essere nel nostro Paese uno dei peggiori degli ultimi decenni. Vediamo allora, anche quando la pensione non supera la soglia dei 1.000 euro al mese, quali sono le città italiane dove il costo della vita è mediamente più basso. E dove, di conseguenza, è possibile arrivare alla fine del mese.
Dove si vive meglio in Italia da pensionato anche con 1.000 euro al mese
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Nel dettaglio, per arrivare alla fine del mese con soli 1.000 euro di entrate occorre necessariamente spostarsi nel Sud Italia. Ovverosia, in città dove la vita è meno cara rispetto a metropoli come Torino e Milano. Ma anche come Bolzano e Venezia.
Su dove si vive meglio in Italia, inoltre, pure l’Abruzzo, considerando le regioni italiane, spicca per essere a misura di pensionato. Con 1.000 euro non si può di certo vivere una vita agiata ma in questa regione comunque i 1.000 euro al mese non finiscono già solo dopo due settimane.
Perché le regioni del Sud Italia sono a misura di pensionato
Nel complesso, se si considera il costo della vita, pure le altre regioni del Sud sono a misura di pensionato. Quindi, pure la Puglia, la Calabria e la regione Sicilia. Per esempio, Caltanissetta è nota per essere tra le città italiane dove la vita è meno cara. Dove, quindi, un pensionato, che magari vive da solo, con 1.000 euro può vivere bene. Senza farsi mai mancare tutto il necessario.
Vantaggi nel trasferirsi nel Mezzogiorno
In più, il Sud Italia è potenzialmente appetibile per vivere bene e meglio pure da parte dei cittadini che, residenti al di fuori dei confini nazionali, sono titolari di pensione di fonte estera. In questo caso, infatti, se il cittadino si trasferisce in Italia, e in particolare nelle regioni del Mezzogiorno, beneficia prendendo la residenza di una flat tax che è molto vantaggiosa e appetibile. Precisamente, un’imposta sostitutiva dell’IRPEF che è pari ad appena il 7%. Per ben cinque anni di imposta.
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