Dove si trova il bar dell’anno in Italia secondo il Gambero Rosso per il 2023

caffè al bar

Soddisfare i clienti più esigenti non è affatto semplice. Lo sanno bene i titolari di bar e ristoranti di tutta Italia. Per eccellere occorre pensare al servizio, alle materie prime, alla rapidità d’esecuzione e all’efficienza.

Ogni italiano probabilmente ha un concetto diverso di bar perfetto. Ma per fornire un ordine, alcune guide si concentrano su alcuni parametri specifici. Tra questi ci sono la novità e varietà dell’offerta, la pulizia del locale e la ricerca di ingredienti speciali per i cocktail.

Come ogni anno, si sono da poco riuniti i critici esperti di Gambero Rosso e hanno valutato questi canoni. Così hanno decretato dove si trova il bar dell’anno in Italia.

Le ricette di un successo

Iil titolo di Bar dell’anno è andato al Bar Marelet di Treviglio (in provincia di Bergamo) dopo che per l’anno in corso la palma era stata assegnata al bar Centumbrie in provincia di Perugia.

Si tratta di un locale nato da appena un anno e mezzo ma che ha saputo coniugare eleganza nei metodi a bontà nei contenuti. Inoltre, ha interpretato al meglio lo spirito dei tempi. Infatti ogni anno Gambero Rosso sceglie alcuni criteri bonus in grado di aumentare il punteggio. In questo caso si è trattato della sostenibilità energetica. Con il suo impianto geotermico e fotovoltaico in grado di coprire parte dei consumi, il Bar Marelet è riuscito ad arrivare nella parte più alta del podio. Anche la struttura in sé è ecosostenibile, visto che i solai e le pareti sono prefabbricate in legno.

Come riconoscere un buon bar dal caffè e dai cocktail?

Oltre a gentilezza, innovazione, bellezza e creatività, il centro dell’attività di un bar consiste nell’offrire una tazza di caffè perfetta. Ci sono alcuni indizi di qualità cui possiamo prestare attenzione. Tra questi c’è la macinatura diretta del caffè. Un caffè macinato, infatti, perde sapore già dopo 15 minuti.

A questo si aggiunge, poi, la cura (che non possiamo controllare) della pulizia dei contenitori dei chicchi. Infatti, il loro olio potrebbe ossidare e diventare rancido. Anche l’estrazione e il contatto tra acqua e caffè sono importanti. Un tempo di erogazione superiore ai 27 secondi causa perdita di sapore. Osserviamo, poi, la cremosità del contenuto di una tazzina. Questa dovrebbe permanere per circa 2 minuti se non rimescolata.

Nel caso di un drink, invece, prestiamo attenzione alla pulizia e consistenza del ghiaccio. Se il ghiaccio è realmente trasparente e solido, questo è un ottimo segno. Differentemente, è probabile che è stato prodotto o conservato in modo non perfetto.

Allo stesso modo prestiamo attenzione al colore delle guarnizioni di limone e arancia. Se il bar ricerca qualità utilizzerà prodotti freschi e profumosi. Prestiamo anche grande attenzione alla scelta del giusto bicchiere per i differenti tipi di cocktail. E non giudichiamo affrettatamente se quando chiediamo un drink ci riempiono il bicchiere di ghiaccio, visto che c’è una ragione ben precisa che lo spiega.

Dove si trova il bar dell’anno in Italia secondo la prestigiosa guida

Tra i motivi del successo del Merelet c’è il saper cogliere le tendenze degli ultimi anni: il bar non è solo il luogo per un caffè al bancone. Ma è prima di tutto un locale in cui sentirsi coccolati in tutte le esigenze giornaliere: dalla colazione della prima mattina fino agli sfizi di metà pomeriggio.

Se invece preferiamo rimanere a casa nelle serate d’inverno, potremmo sempre preparare il vin brûlé artigianalmente grazie al metodo della moka.

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