In Europa e negli Stati Uniti in questo momento la vita è sempre più cara. Con il 2022 che si candida per essere, proprio dal fronte del carovita, uno dei peggiori degli ultimi decenni. Di conseguenza, specie per chi, residente in Italia, arriva a fatica alla fine del mese, la voglia di “scappare” è tanta.
Ovverosia varcare i confini nazionali e mettere radici in Paesi dove la vita è decisamente meno cara. Anche in questo momento particolarmente difficile per i Paesi più industrializzati. Per cambiare vita ed essere felici, infatti, ci sono molti Paesi del Mondo che sono definiti come anti-crisi. Ovvero, rispetto a chi in Italia annaspa con 1.000 euro al mese, ci sono Nazioni dove con la stessa somma si può condurre una vita quasi agiata. Senza più problemi legati alla pasta ed al pane che continuano a rincarare.
Dove si può vivere senza soldi per cambiare vita ed essere felici
Indice dei contenuti
Dalla Malesia alla Thailandia, passando per la Colombia, il Costa Rica ed il Messico. Sono questi solo alcuni dei Paesi del Mondo dove, lontano dalle grandi città, si può addirittura riuscire a vivere con appena 300 euro al mese.
Dire dove si può vivere senza soldi, quindi, è difficile. Ma diciamo che, rispetto all’Italia, ci sono Paesi del Mondo dove si può davvero vivere con pochi soldi in tasca. E questo anche perché gli affitti sono bassissimi rispetto al nostro Paese. E lo stesso dicasi per i prezzi dei generi alimentari.
Quali svantaggi per chi compie il grande passo di trasferirsi all’estero
Vivere in un Paese dove con 1.000 euro al mese si può fare tutto senza grattacapi è chiaramente il massimo, ma come al solito non è tutto oro quel che luccica. Per il cittadino italiano che prende la residenza all’estero, infatti, possono esserci degli svantaggi da non sottovalutare.
Prima di tutto la conoscenza della lingua straniera che può portare a richiedere anche tanto tempo prima di ambientarsi del tutto. In più, bisogna anche tenere conto del sistema sanitario. In molti Paesi dove si vive con poco denaro, infatti, spesso l’accesso alle cure non è così semplice, gratuito e garantito come in Italia.
Inoltre, spesso chi si trasferisce all’estero, anche se magari conosce la lingua locale, fatica comunque ad adattarsi al cambio di cultura e di mentalità. Così come spesso poi, alla lunga, emergono pure delle difficoltà, a volte insormontabili, nell’andare a gestire i rapporti con tutte quelle persone, a partire dai parenti, che sono rimaste in patria.
Lettura consigliata