Dove si buttano le piante e i rami secchi del proprio balcone o giardino

foglie secche

Foglie secche, piante e fiori ormai appassiti, rami della siepe e sfalci dove si buttano? Si segue sempre la stessa regola per ogni tipo di scarto? Sapere dove gettare e come differenziare alcuni particolari rifiuti non è sempre semplice. Coloro che in questo periodo si occupano della cura dei propri spazi verdi in casa accumulano spesso rifiuti connessi all’attività di giardinaggio. In questa breve guida gli Esperti di ProiezionidiBorsa spiegheranno ai Lettori dove si buttano le piante e i rami secchi del proprio balcone o giardino.

Come differenziare correttamente i rifiuti del giardino o dei vasi?

Sono molti gli appassionati di giardinaggio. C’è chi dispone di ampi spazi all’aperto e chi, invece, deve accontentarsi di un piccolo balcone o del davanzale della finestra per il giardinaggio. Qualunque sia la collocazione delle piante, è buona norma seguire le regole che delineano la raccolta differenziata degli scarti ad esse connessi. Una interessante normativa, ha recentemente posto le basi per una disamina più accurata sulla gestione di sfalci e potature relativamente al mondo agricolo. Si tratta della Legge n. 37 del 3 maggio 2019 resasi necessaria per l’adeguamento alla Legge europea del 2018. Volendo invece restare nei confini del proprio spazio domestico, come capire dove si buttano le piante e i rami secchi del proprio balcone o giardino? Per rispondere a questa domanda, appare utile porre una distinzione preliminare portando degli esempi per meglio comprendere la casistica.

Ecco dove si buttano le piante e i rami secchi del proprio balcone o giardino

La raccolta differenziata di piante secche, rami, erbacce e sterpaglie non segue sempre una stessa linea. Molto dipende dal volume e dall’entità dei rifiuti in questione. Difatti, nei casi in cui si deve semplicemente cestinare la piantina secca di basilico posta sul davanzale, questa può andare nel sacchetto dell’organico o umido. Quando si tratta di piccole quantità, dal momento che la pianta secca si configura come rifiuto organico, è possibile riporla nell’apposito sacchetto della differenziata. Immaginiamo, ad esempio, il caso di alcune piccole foglie secche nei vasi sul balcone o sul davanzale di casa. Queste si possono tranquillamente cestinare nel sacchetto dell’organico.

Sorte differente tocca a rami, sfalci o residui di potature ingombranti. In questo caso, la quantità di rifiuti è nettamente superiore a quella della piantina rinsecchita sul balcone. In situazioni simili, si segue la procedura dedicata alla raccolta degli scarti della natura. La cosa migliore da fare, per non incappare in errori, è consultare il regolamento del proprio Comune di appartenenza al riguardo. Tale procedura garantisce il reperimento delle giuste informazioni per gestire questo tipo di rifiuti. Nella generalità dei casi, i Comuni dispongono un vademecum sul quale sono indicate le modalità e le date per la raccolta dei rifiuti specifici. Ad ogni modo, è sempre utile prestar fede a quanto il regolamento comunale stabilisce in merito. Questo consente di non ricevere indesiderate multe derivanti da una scorretta raccolta differenziata.

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