Le previsioni sul cambio euro dollaro-Foto da pixabay.com
L’US Dollar Index ha recuperato circa la metà delle perdite accumulate da luglio, sostenuto dall’aumento dei rendimenti a lungo termine negli Stati Uniti. In vista delle imminenti elezioni presidenziali di novembre, si prevede che l’indice rimanga stabilmente sui livelli attuali, ma ci sono rischi significativi per le valute a alto beta, in particolare a seconda del risultato delle elezioni. Dove potrebbe essere diretto il cambio euro dollaro?
Il dollaro potrebbe indebolirsi nel corso del 2025: il parare e l’analisi di UBP
Recenti sondaggi indicano una possibile vittoria dell’ex presidente Donald Trump, con segnali di un vantaggio in quattro Stati chiave. I mercati delle scommesse hanno modificato le loro valutazioni, scommettendo su una maggiore probabilità di vittoria per Trump, suggerendo che gli investitori si preparano a una reazione forte in caso di una sua vittoria. Questo ha portato a un aumento nell’acquisto di opzioni call sul dollaro rispetto ad altre valute come lo yen e l’euro, poiché gli investitori cercano protezione contro un possibile risultato a favore di Trump.
Trump ha anche espresso l’intenzione di implementare dazi elevati per l’importazione di beni cinesi e altri partner commerciali. Si prevede che tali dazi possano ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti, portando a un apprezzamento temporaneo del dollaro, ma potrebbero anche causare un impatto negativo sulle valute dei partner commerciali degli Stati Uniti, in particolare quelle delle nazioni con elevate esportazioni verso gli Stati Uniti.
Cosa attendere?
Gli analisti di UBP aggiungono inoltre, che dopo il recente taglio dei tassi da parte della Fed, l’US Dollar Index è aumentato di circa il 4%, trascinato dall’andamento degli spread dei tassi. Tuttavia, il posizionamento del mercato suggerisce che il potenziale per movimenti estremi in caso di vittoria di Trump è limitato, poiché molti investitori hanno già chiuso le loro posizioni short sul dollaro. Per quanto riguarda il cambio euro/dollaro, si stima una possibile discesa verso livelli di 1,06, benché non si preveda un arrivo alla parità grazie a una bilancia dei pagamenti dell’eurozona più robusta rispetto al passato.
Guardando al 2025, ci sono indicatori che suggeriscono che il dollaro statunitense potrebbe indebolirsi, complicato da fattori come il doppio deficit degli Stati Uniti e l’elevato profilo di valutazione del dollaro. Un ciclo di riduzione dei tassi da parte della Fed potrebbe erodere il vantaggio del dollaro, accentuando le preoccupazioni su deficit fiscali e delle partite correnti e suggerendo un rischio asimmetrico per la valuta statunitense dopo le elezioni.
Dove potrebbe essere diretto il cambio euro dollaro? Le indicazioni basate sullo studio dei grafici dell’analisi tecnica classica
L’analisi che segue è fatta individuando i supporti e resistenze nei grafici dei prezzi secondo i canoni dell’analisi tecnica classica.
Negli ultimi giorni il cambio euro dollaro si è mosso in area 1,08 dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 1,0795 e il massimo a 1,1214.
Nelle ultime settimane, i grafici continuano a segnare minimi e massimi decrescenti, e questo testimonia, fino a prova contraria, che tale movimento potrebbe ancora continuare fino quando non si verificherà un’inversione.
Quindi, al momento la strada segnata sembra propendere per un ulteriore rafforzamento dollaro. Su base settimanale, un supporto di breve termine sarebbe 1,0667, minimo segnato durante la settimana del 10 giugno. La prima resistenza di breve termine invece. è rappresentata dal massimo annuale.
Al momento, anche l’Alligator Indicator settato sul giornaliero, lascia pensare a ulteriori ribassi di breve termine.
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