Le potenziali vie del guadagno sui risparmi sono quasi infinite. Se consideriamo da un lato i prodotti disponibili e dall’altro i possibili modi di combinarli, ne viene fuori un numero impressionante di potenziali soluzioni finali.
Il punto da cui partire non è tuttavia quello di comprendere qual è la soluzione più redditizia in assoluto, quanto quello di scovare il/i prodotto/i in linea con il proprio obiettivo, il proprio profilo di rischio ed orizzonte temporale.
Nel caso dei parcheggi a breve termine sul reddito fisso, vediamo adesso dove mettere oggi i soldi per farli fruttare fino al 2,50%.
Quali investimenti sono oggi i meno convenienti
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Con l’inflazione alle stelle, gli investimenti oggi meno convenienti sono quelli nella liquidità. I soldi perdono valore rapidamente, nel giro di pochi semestri. Pertanto rifugiarsi sotto il materasso o sul conto corrente potrebbe rivelarsi più costoso (in termini reali) rispetto al rifugio sul reddito fisso.
Ad esempio ci si scontra con almeno 5 rischi nell’avere soldi in contanti nascosti in casa o sotto il materasso. Non va molto meglio in banca, dove bisogna fare i conti con almeno due voci di costo, oltre all’inflazione. La prima è quella relativa alle spese di tenuta conto, dove in genere i più economici sono quelli online. In più c’è da considerare l’imposta di bollo sulle giacenze medie annue sopra i 5mila euro.
Quanto rende depositare i risparmi in Poste?
Per chi punta sulla certezza del capitale sia a scadenza che prima, il risparmio postale potrebbe rappresentare una possibile soluzione. Su buoni e libretto postale i soldi sono garantiti dallo Stato, gli interessi attivi sono a tassazione agevolata e non vi sono costi di gestione. Inoltre prevedono ampia flessibilità di rimborso, anche anticipato.
Dallo scorso 27 ottobre CDP ha rivisto i rendimenti offerti alla clientela. In particolare, sul libretto Smart il tasso lordo a scadenza (360 giorni) è all’1,50%. Sui buoni invece si parte dall’1,50% per arrivare fino al 4,50% di rendimento annuo lordo a scadenza.
I BOT per incassare tutto il guadagno al termine dell’investimento
Grazie al generale rialzo dei rendimenti, un’altra buona soluzione di breve periodo è data dai Buoni Ordinari del Tesoro. L’investimento dura di norma 3 o 6 o 12 mesi e sulle scadenze medio-lunghe il potenziale guadagno è positivo.
Ad esempio oggi il BOT Zc con scadenza al 13 ottobre 2023 prezza a circa 97,70 centesimi. Per quella data il risparmiatore riceverà 100 di nominale, conseguendo quindi un guadagno lordo del 2,35%. A quest’ultimo andranno sottratte le commissioni all’intermediario e la ritenuta del 12,50%. In definitiva la soluzione permette di limare le perdite in conto capitale, considerato l’alto livello dell’attuale inflazione.
Vediamo ancore dove mettere oggi i soldi per farli fruttare fino al massimo possibile sul breve termine
Infine arriviamo a considerare il conto deposito (CD), e nello specifico (in questa sede) quello a vincolo per due motivi. Primo, per spuntare un rendimento maggiore rispetto a quello offerto dal prodotto libero. Secondo, perché supponiamo una maggiore relativa certezza in merito alla non esigenza del capitale investito nello spazio di 1 anno.
Ora, premesso che le offerte si rinnovano e si modificano di continuo, oggi ad esempio ING e Banca Aidexa offrono entrambe il 2,50% a 12 mesi. A grandi linee, i loro CD non prevedono costi di apertura, gestione e chiusura. La ritenuta fiscale è al 26%, per un tasso effettivo dell’1,85% al netto dell’imposta di bollo. Al riguardo, solo Banca Aidexa se ne fa carico (al posto del cliente) fino a dicembre 2022.