Alcune tipologie di investimento potrebbero sembrare di controtendenza, ma le scelte di miliardari, come può essere Stanley Druckenmiller, possono darci spunti interessanti. A Milano, ad esempio, vige il divieto di fumo all’aperto, ma c’è chi punta sulle azioni di un Big del Tabacco: Philip Morris.
Di recente, l’erede dell’impero Luxottica ha puntato su una “piccola” azienda tecnologica che si occupa tra le altre cose di Grafene, la ESANanoTech. Leonardo Maria Del Vecchio ha una immagine visionaria del futuro, come lui stesso ha dichiarato in merito all’acquisizione della società, e crede che la tecnologia cambierà presto la vita delle persone. Stanley Druckenmiller ha invece scommesso su una delle più grandi aziende di Tabacco, la Philip Morris International, acquistando 245.280 delle sue azioni.
È una buona idea investire in settori apparentemente “inaffidabili”?
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Negli ultimi mesi, a cavallo tra la fine del 2024 e l’inizio di questo 2025, si sta verificando un fenomeno da osservare sicuramente più da vicino. Noti imprenditori miliardari stanno orientando gli investimenti verso asset più sicuri. Questo forse a causa del fatto che il Mercato Azionario è diventato molto costoso, complice lo spirito rialzista che sembra non trovare ostacoli. Ciò potrebbe aver indotto alcuni personaggi noti nel mondo della finanza a prendere decisioni “alternative”.
Nello specifico ci riferiamo all’idea di Stanley Druckenmiller, che ha visto potenziali rendite dalle azioni della Philip Morris (NYSE:PM), che attualmente hanno un rendimento del 4,15%. L’azienda di tabacco, com’è noto, deve affrontare importanti sfide a livello globale. La lotta al tabagismo, avviata dai vari Governi per ovvi motivi di salute pubblica, ha fatto scendere i fumatori di oltre il 40% solamente negli Stati Uniti negli ultimi decenni. Ma Philip Morris opera su più di 180 Paesi, molti dei quali non stanno ancora sperimentando le normative sempre più restrittive sul fumo.
Inoltre non dobbiamo dimenticare che Philip Morris ha saputo attuare strategie in grado di attenuare la perdita di interesse verso il Tabacco. L’azienda produce oggi anche molti prodotti da fumo con tabacco riscaldato, come le IQOS. In Italia sono già più di 2 milioni i fumatori che sono passati al tabacco riscaldato; a livello globale siamo intorno ai 37 milioni. Stefano Volpetti, Presidente Smoke-Free Inhalable Products e Chief Consumer Officer di Philip Morris International, ha rilasciato dichiarazioni interessanti circa gli obiettivi dell’azienda da qui al 2030: “ottenere ricavi netti derivanti dai nuovi prodotti superiori ai due terzi del totale“.