Anno nuovo, problema vecchio. Come gestire la liquidità in eccesso sul conto considerati gli ingenti costi collegati alla scelta di non voler investire tale eccedenza? Presentiamo una selezione di opzioni tra le tanti disponibili.
La scelta di restare liquidi è oggi più onerosa che mai. Spese di tenuta conto, imposta di bollo e, soprattutto, l’inflazione erodono il capitale più che mai. Infine ci sono le perdite derivanti dal c.d. costo opportunità, ossia i mancati guadagni che si otterrebbero dalla prima alternativa disponibile alla nostra scelta. Premesso ciò, vediamo allora dove investire i soldi l’anno prossimo e toglierli dal conto corrente.
Le alternative sul reddito fisso
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Sul reddito fisso 3 alternative sono il buono postale, l’offerta Supersmart e il conto deposito.
I primi due sono emessi da CDP e prevedono rendimenti fissi e costanti o crescenti, a seconda dei casi. L’offerta Supersmart è riservata ai titolari di libretto di risparmio Smart e oggi offre l’1,50% annuo lordo a scadenza sulle somme vincolate 180 giorni. I buoni prevedono durate e tassi differenti, in genere correlati. Su questi strumenti il capitale è garantito dallo Stato Italiano.
Sul conto deposito (CD) la garanzia FITD è di 100mila euro, al pari del c/c. Il CD vincolato offre maggiori interessi, ma presuppone la rinuncia alla disponibilità del capitale per la durata del vincolo. Avviene invece l’esatto opposto sulle linee libere.
BTP e certificati di deposito a capitale protetto
Precisiamo sin da subito che sono due prodotti differenti sotto più punti di vista. Tuttavia, BTP e certificati di deposito a capitale protetto offrono oggi maggiori rendimenti in cambio di maggiori rischi. Il riferimento è al rischio emittente e soprattutto all’eventuale vendita anticipata dello strumento. In base alle condizioni di mercato all’atto della vendita si può incorrere in un guadagno o in una perdita in conto capitale.
Pertanto è bene ponderare fino in fondo tutti i pro e i contro di questi strumenti prima di lasciarsi tentare dai rendimenti.
Fondi attivi e passivi? Come districarsi al meglio?
Altre due opzioni di investimento passano per i fondi, attivi o passivi a seconda delle esigenze. I fondi comuni d’investimento sono mediamente più costosi degli ETF, ma sgravano l’investitore da alcune incombenze tipiche dei fondi passivi. Questi ultimi presuppongono infatti un adeguato livello di preparazione nell’investitore.
In entrambi i casi si ha modo di investire in azioni, obbligazioni, materie prime, in valuta locale o estera ecc.
Dove investire i soldi l’anno prossimo e toglierli dal conto corrente?
Per chi ama il mattone, una soluzione è di investire direttamente su un immobile a seconda delle proprie disponibilità economiche.
Per chi muove con capitali ridotti, invece, ecco il crowdfunding immobiliare. Il costruttore raccoglie il denaro necessario per un suo progetto e lo restituisce a scadenza arricchito di un interesse.
Dai fondi pensione alla polizza
Per chi guarda lontano ecco il fondo pensione o la polizza assicurativa.
Nel primo caso si tratta di un organismo di investimento collettivo che investe le somme raccolte al fine di farli crescere nel tempo. A scadenza eroga al lavoratore una rendita vitalizia o restituisce in un’unica soluzione tutto il capitale maggiorato dei rendimenti.
Nella polizza, invece, il cliente versa il capitale a cadenza periodica o in un’unica soluzione. Dedotte tasse e spese di gestione, si ottiene il capitale investito, che frutterà fino al verificarsi dell’evento assicurato.