Diciamo la verità: è il sogno di tutti, realizzato però solo da pochi. Il successo passa da ordine e disciplina; in finanza, anche per la comprensione degli strumenti a disposizione.
Prendiamo il caso del piccolo risparmiatore che si ritrova dei risparmi sul conto. La domanda più ovvia è: dove investire 10.000 euro parcheggiati sul conto corrente e guadagnare il massimo in questo marzo 2021?
Il conto corrente
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La prima forma d’investimento, a portata di tutti, è il conto corrente. Ma è la forma perdente per eccellenza se scelta per depositare tutti i risparmi. Esso infatti non protegge da inflazione, dalle commissioni bancarie e dal bollo di Stato. Insomma, una piccola “sconfitta” del risparmiatore.
Buoni postali e obbligazioni a reddito fisso
Una prima chance per provare l’ebbrezza del rendimento la offrono sia i titoli di Stato che i Buoni postali. Qui al link illustriamo quanto offrono oggi i BFP oggi.
Sono due famiglie di prodotti che hanno dalla loro questi tre (e mezzo) enormi vantaggi:
- la certezza del capitale, in quanto garantiti dallo Stato;
- una tassazione di favore, pari solo al 12,5% contro una media del 26% per gli altri strumenti finanziari;
- sono esenti dall’imposta di successione;
- zero costi di acquisto, gestione e rimborso nel caso dei Buoni postali.
Di contro peccano di rendimenti: spesso si è sullo zerovirgola o negativi proprio come per il caso dei titoli di Stato fino a 5 anni di scadenza. Tuttavia, pretendere di più a fronte di un rischio zero (anche grazie alla BCE) e con i tassi ufficiali di sconto nulli, è quasi impossibile.
Vediamo dove investire 10.000 euro parcheggiati sul conto corrente e guadagnare
Un’altra carta giocabile passa per ETF, fondi comuni d’investimento e certificati di deposito. Precisiamo subito che si tratta di tre strumenti differenti aventi ognuno peculiarità tutte proprie.
I fondi comuni d’investimento sono certamente i più diffusi tra i risparmiatori. Si prestano bene a chi cerca professionisti a cui affidare i propri risparmi. Di contro hanno una struttura di costi che incide spesso sui rendimenti.
Gli ETF sono speculari ai fondi: costi decisamente bassi ma nessun gestore a movimentare i soldi raccolti a seconda degli andamenti dei mercati. Presuppongono quindi un certo grado di preparazione da parte del risparmiatore. Tuttavia, se gestiti con criterio e in ottica di medio-lungo periodo (7-10 anni) spesso danno belle soddisfazioni.
Infine i certificati, che sulla carta il più delle volte offrono rendimenti interessanti. Tuttavia, per essi si richiede spesso una maggiore propensione al rischio ed una piena comprensione dello strumento di turno. Insomma, ottime alternative per la diversificazione del portafoglio e spuntare anche dei bei rendimenti. Ma adatti solo a chi ne comprende appieno e fino in fondo le dinamiche dello strumento.
Al più, per i non amanti del rischio, un buon compromesso potrebbe essere dato dalla scelta di un certificato a capitale garantito al 100%. A scadenza sarebbe certa la restituzione delle somme investite ma al prezzo di un rendimento sicuramente molto più contenuto.
Ecco dunque illustrato dove investire 10.000 euro parcheggiati sul conto corrente e guadagnare.