Dove festeggia i suoi 90 anni Valentino, il Re della Moda italiana fondatore di un marchio controllato dal Qatar

valentino

Abbiamo difficoltà ad immaginarlo proteso in avanti per spegnere le candeline. Così raffinato e singolare, Valentino Clemente Ludovico Garavani festeggerà in totale riserbo. Il Mondo sta parlando di lui. Piovono auguri da ogni Nazione, da parte di molte celebrity e vertici istituzionali, ma lui non concede alcuna dichiarazione pubblica. Non lo fa da tempo e non lo ha fatto sinora, nelle prime ore del suo compleanno. Se lo può permettere, forse. O comunque tutto gli si perdona dietro l’arte elegante dei suoi abiti.

A casa sua

In tanti si chiedono dove festeggerà i suoi 90 anni Valentino. E pare rimarrà a Roma, nella sua villa sull’Appia Antica. Secondo i beneinformati, lo stilista italiano che pare parlare sempre in francese, non sarà a Londra. Non sarà nella sua dimora nel palazzetto di Holland Park né tantomeno a Parigi nel castello di Wideville. Il Grande dello stile italiano sarebbe a Roma in compagnia di pochi intimi. E chi lo conosce bene è pronto a scommettere che non concederà alcun riscontro pubblico al riverbero mondiale del suo novantesimo anno d’età.

Dove festeggia i suoi 90 anni Valentino, il Re della Moda italiana fondatore di un marchio controllato dal Qatar

Il marchio è celebre per aver vestito Jacqueline Kennedy durante il matrimonio con Aristotele Onassis nel 1968. Ancora Marella Agnelli, Sophia Loren, Liz Taylor, la Regina di Giordania, la Principessa Margaret. Eleganza ineguagliabile, disegni unici, tessuti di prestigio per non parlare dell’unicità del «rosso Valentino». Con il disappunto di molti cittadini italiani animati forse da spirito campanilistico o provinciale, la Maison oggi è controllata da Mayhoola for Investments LLC, una società del Qatar. Il Presidente della Valentino SpA è Rachid Mohamed Rachid, un imprenditore egiziano mentre Pierpaolo Piccioli è Direttore Creativo. I più hanno visto nella mano estera sull’azienda una sconfitta italiana. Quasi un segno «meno» a livello societario che potesse in qualche modo intaccare l’italianità dello stile. Gli abiti però non portano nessun graffio straniero. Sono sempre mirabili e passeranno alla Storia. In fondo è così già da qualche anno, sebbene il fondatore sia ancora in vita. Tutti i suoi capricci, il suo snobismo esasperato (molto francese se vogliamo) si annullano alla vista di un suo capo nelle vetrine delle strade più famose del Mondo.

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