Dove è meglio mettere i soldi risparmiati senza rischiare il capitale?

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Per evitare la svalutazione del denaro, quando questo è infruttifero sul conto corrente bancario o postale, o sotto il materasso, il risparmiatore ha un’unica strada da percorrere. Ed è quella di investire in uno o più prodotti o strumenti finanziari.

Al riguardo per investire c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma sempre facendo attenzione al fatto che investire non fa mai rima con il rischio zero. Anche se questo è minimo, infatti, quando si investe c’è sempre un rischio, e questo deve essere valutato con estrema attenzione.

Dove è meglio mettere i soldi risparmiati senza rischiare il capitale?

Detto questo, vediamo di fornire una carrellata di prodotti e di strumenti finanziari che magari fruttano poco su base annua, ma che forniscono comunque un buon livello di protezione del capitale. Ovverosia, al netto del caso peggiore, oltre agli interessi il risparmiatore otterrà sempre il rimborso integrale del capitale investito.

Ed allora, dove è meglio mettere i soldi risparmiati? Di sicuro, per quanto detto, i buoni fruttiferi postali rientrano nel perimetro di scelta dell’investitore e del risparmiatore cauto. In quanto si tratta di prodotti di risparmio che sono garantiti dallo Stato italiano. Così come pure titoli di Stato come i BTP, con la garanzia statale, a scadenza riconoscono il capitale che è stato investito. Con il rimborso che avviene alla pari.

Altri investimenti a reddito fisso, dai certificati di deposito alle obbligazioni societarie

Pure i conti di deposito remunerati ed i certificati di deposito bancari rientrano tra i prodotti finanziari con la restituzione del capitale. E lo stesso dicasi per le obbligazioni societarie il cui rendimento è in genere superiore a quello dei titoli di Stato governativi. Ma attenzione al fatto che, in caso di azienda in stato di crisi, o in fallimento nel caso peggiore, le obbligazioni societarie che sono state acquistate possono poi diventare carta straccia. In tutto e per tutto.

Per chi non vuole rischiare il capitale, inoltre, occorre sempre stare alla larga dalla Borsa. In quanto è vero che pure con le azioni, grazie ai dividendi, il risparmiatore può ottenere un flusso di reddito con le cedole. Ma i titoli azionari, per loro natura, non sono a capitale garantito. Così come non è compatibile con la protezione del capitale investito l’acquisto di strumenti finanziari derivati come futures e warrant. E lo stesso dicasi per le criptomonete che sono notoriamente degli asset digitali non regolamentati, ad alta volatilità e ad alto rischio. Come Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e Ripple (XRP).

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