I cambi sono influenzati da vari fattori, tra cui la politica monetaria, l’inflazione e la stabilità politica. Vediamo di cosa si tratta punto per punto.
Politica monetaria: le decisioni prese dalle Banche centrali, come la Banca Centrale Europea o la Federal Reserve, riguardanti il tasso di interesse possono incidere sui tassi di cambio. Ad esempio, se la BCE aumenta i tassi di interesse, l’euro diventa più allettante per gli investitori, portando a un aumento del suo valore e del suo tasso di cambio rispetto ad altre valute. Se invece li diminuisce, l’euro potrebbe perdere valore.
Inflazione: un basso livello di inflazione nel tempo può conferire maggiore potere d’acquisto alla valuta di un Paese rispetto ad altre, mentre un’alta inflazione può ridurne il valore.
Stabilità politica: La stabilità politica rende un Paese più attraente per gli investimenti, aumentando la domanda della sua valuta e di conseguenza il suo valore rispetto ad altre valute.
Dove è diretto il cambio euro dollaro?
Attese per un taglio dei tassi nel mese di giugno
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Nell’ultima riunione della Banca Centrale Europea (BCE), i tassi d’interesse sono stati confermati al livello attuale. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha dichiarato che ulteriori valutazioni sono necessarie prima di prendere decisioni attive riguardo a una riduzione dei tassi d’interesse. Infatti, il board desidera comprendere meglio le dinamiche che hanno influenzato i prezzi nel primo trimestre dell’anno, concentrandosi principalmente sull’inflazione, che rimane ancora elevata nei servizi. La prossima discussione, prevista per aprile, potrebbe contemplare la possibilità di ridurre i tassi nel mese di giugno, a condizione che le circostanze lo consentano.
La BCE ha tenuto quattro riunioni consecutive senza modifiche ai tassi, e si prevede che anche la prossima riunione, prevista per aprile, possa seguire lo stesso andamento. Tuttavia, si prevede una discussione più intensa sulla possibilità di un’allentamento della politica monetaria nella riunione di giugno. La BCE ha scelto di adottare una strategia paziente, mantenendo il focus sulla lotta contro l’impennata dei prezzi al consumo. Le previsioni di Francoforte hanno indicato una disinflazione significativa, sebbene non sufficiente per raggiungere un tasso finale desiderato.
Quindi, nulla è ancora dato per scontato e potrebbe essere plausibile che nemmeno a giugno i tassi vengano tagliati. Per la stessa data, gli investitori ritengono che anche la FED possa tagliare i tassi.
Dove è diretto il cambio euro dollaro? I livelli da monitorare
Il cambio euro dollaro durante la settimana si è mosso in area 1,09. Da inizio anno ha segnato il minimo a 1,0695 e il massimo a 1,1054. Nelle ultime 2/3 settimane l’ascesa dei prezzi è stata ostacolata da una trend line che passa in area 1,09 e che parte dai minimi di 1,0340 del gennaio 2015. Per il momento la tendenza settimanale è rialzista, e quindi sono probabili ulteriori allunghi per l’euro. Solo discese sotto 1,0835 in chiusura settimanale potrebbero portare a ritracciamenti verso 1,0695 e poi 1,0448.
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