In simili momenti di crisi è lecito chiedersi dove conviene conservare i soldi. La Borsa sta vacillando sotto i colpi del coronavirus, l’economia ha subito un rallentamento e dilaga la paura dell’inatteso. Per le strade si respira un’atmosfera spettrale e le notizie diffuse dai media non rassicurano l’animo degli italiani. L’assalto ai supermercati ben descrive il timore che a breve sarà interdetto lo svolgimento delle attività quotidiane ordinarie. La chiusura di scuole, università e accademie prorogata fino al 3 aprile prossimo getta una lunga ombra nera su migliaia di genitori alle prese con difficoltà organizzative. Su tutto aleggia lo spettro che minaccia la sorte di titoli azionari e degli istituti di credito.
La punizione dell’inflazione
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Ci si chiede se i risparmi degli italiani siano al sicuro e dove conviene conservare i soldi in momenti di crisi come quello attuale. Il crollo della Borsa, definito addirittura peggiore di quello che determinò il collasso di Lehman Brothers, fa sospendere il fiato. L’istituto di credito presso cui sono depositati i nostri risparmi potrebbe in qualche modo subire l’attacco del coronavirus? Domande lecite che affollano la mente di quanti si chiedono anche se il coronavirus diventerà un fenomeno inflazionistico. Nelle prossime settimane diminuirà il potere di acquisto?
Dove conviene conservare i soldi in momenti di crisi?
Non è semplice inculcare nella mente del contribuente l’idea che gli investimenti rappresentano una scialuppa di salvataggio quando l’economia si ferma. Per frenare l’avanzata dell’inflazione occorre investire magari in beni rifugio come l’oro che si conferma fra gli asset più promettenti. Oltre agli investimenti sull’oro, potrebbero rivelarsi vincente puntare sulle materie prime quali grano, olio ecc. La scelta di tenere i sodi sul conto corrente è quanto mai errata perché la liquidità rappresenta il bersaglio principe dell’inflazione. Maggiore è la somma di denaro depositata sul conto correnti bancari, più dura e severa sarà la sferzata dell’inflazione.
Conservare i soldi in casa?
Per quanto non sia illecito conservare i soldi in appartamento, somme consistenti di denaro sotto il materasso potrebbero attirare ladri e Guardia di Finanza. Vien meno la serenità nella misura in cui si vive con la costante minaccia di subire ruberie. A ciò si aggiungano i controlli del Fisco che non scatterebbero a causa della detenzione del denaro in casa, magari in una cassetta di sicurezza. L’Agenzia delle Entrate interrogherà il contribuente che effettua pagamenti in contanti in merito alla provenienza del denaro. Gli accertamenti fiscali riguarderanno i pagamenti non tracciabili allo scopo arginare la piaga dell’evasione fiscale. Ne consegue che ricadrà sempre sul risparmiatore l’onere di giustificare la legittima provenienza del denaro.