Tra le Blue Chips di Piazza Affari un ruolo molto importanti in termini di crescita è occupato da Banca Generali. Nell’ultimo anno, infatti, il titolo ha guadagnato, senza subire grossi scossoni, oltre il 50%. Dove condurrà l’inarrestabile rialzo delle azioni Banca Generali?
Incominciamo col dire che i primi tre trimestri del 2021 hanno mostrato numeri eccezionali battendo sempre le attese degli analisti e i risultati ottenuti nello stesso periodo dell’anno precedente. Ad esempio, il terzo trimestre ha mostrato dati con un miglioramento dei guadagni (+27% rispetto allo stesso periodo del 2020), delle entrate (+22%) e dei margini di profitto passati dal 43% al 45%.
Dal punto di vista della valutazione il lungo rialzo si fa sentire. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, le azioni Banca Generali risultano essere sopravvalutate. Anzi, il valore dell’azienda in proporzione al fatturato della società, valutato a 5.54 volte le vendite societarie, è relativamente elevato.
Che al momento l’appeal di Banca Generali non sia dei migliori si evince anche dalle raccomandazioni degli analisti. Il giudizio medio sul titolo, infatti, è accumulare con un prezzo obiettivo che esprime una sopravvalutazione del 6% rispetto alle attuali quotazioni.
Un aspetto del titolo che sicuramente incentiva all’acquisto, invece, è quello legato al rendimento del suo dividendo. Nel corso degli anni, infatti, le azioni Banca Generali hanno offerto un rendimento medio superiore al 5%. Alle quotazioni attuali, poi, il rendimento atteso è superiore al 5%.
Dove condurrà l’inarrestabile rialzo delle azioni Banca Generali? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Banca Generali (MIL:BGN) ha chiuso la seduta del 12 novembre a quota 43,03 euro in rialzo dell’1,04% rispetto alla seduta precedente.
Time frame mensile
Il lungo rialzo iniziato nell’aprile del 2020 è molto solido e ha ancora molta strada davanti a se’. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni stanno puntando il II obiettivo di prezzo in area 50,88 euro con il solo ostacolo localizzato in area 44,38 euro. Una chiusura mensile superiore a 50,88 euro, poi, aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo fino al III obiettivo di prezzo in area 68,1 euro.
Solo una chiusura mensile inferiore a 33,52 euro metterebbe in crisi lo scenario di lungo periodo.
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