Tra gli impianti di riscaldamento più utilizzati ci sono quelli alimentati con un biocombustibile solido costituito, nello specifico, da cilindretti di legno pressato. Si tratta del pellet che, rispetto al metano, può garantire per il riscaldamento un risparmio anche dell’ordine del 20%.
In questo periodo, tra l’altro, il risparmio è ancor più alto se si considera il fatto che, negli ultimi mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, i prezzi del gas sono letteralmente schizzati. Vediamo allora, per chi è intenzionato ad acquistare una stufa a pellet in vista del prossimo inverno, dove comprare questo biocombustibile solido. Ed anche qual è il periodo migliore per comprarlo a prezzi d’occasione.
Dove comprare il pellet a buon prezzo per risparmiare sul riscaldamento
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Nel dettaglio, come tutti i biocombustibili per riscaldamento, i prezzi del pellet in genere tendono a crescere con l’avvicinarsi della stagione invernale. Non a caso in genere, per fare scorta di pellet, il periodo migliore per gli acquisti è quello primavera-estate. Quindi, dal mese di aprile e fino al mese di agosto.
Ma detto questo, dove comprare il pellet a buon prezzo? Al riguardo c’è da dire che, specie fuori stagione, i migliori affari per l’acquisto del pellet si possono fare online. Ma in ogni caso occorre fare attenzione ad acquistare pellet di qualità prendendo a riferimento quelli che sono i parametri chiave del prodotto. Vediamo allora quali sono.
Quali sono i due parametri chiave che identificano il pellet di qualità
Quando il pellet da acquistare deve essere di ottima qualità bisogna tenere in considerazione i due parametri rappresentati dal tasso di umidità e dal potere calorifero. Nel dettaglio, il tasso di umidità del pellet in commercio è generalmente inferiore al 10%.
Ma più bassa è questa percentuale, maggiore sarà l’energia generata nella fase di combustione. Proprio perché il pellet con bassa umidità è più secco. Inoltre, il pellet migliore, per potere calorifico, è quello di classe A1 in quanto non solo è quello più pregiato, ma è pure quello che rilascia il più basso contenuto di ceneri.
Rispetto alla classe A1, inoltre, c’è pure il pellet di qualità inferiore che è rappresentato dalle classi A2 e B. In particolare, il pellet A2 è di qualità media con un potere calorifico inferiore e con un tasso di umidità superiore rispetto al pellet di classe A1. Il pellet di classe B è quello più economico ma anche il più scadente dato che, tra l’altro, presenta rispetto alle classi A1 e A2 un più alto contenuto di ceneri.
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