Dove andranno ora i mercati azionari? Focus su Italgas

Previsioni per i prossimi giorni dei mercati azionari-Foto da pixabay.com

I mercati azionari internazionali, complice la delicata questione in Medioriente e alcune resistenze grafiche, continuano a generare ogni giorno segnali contrastanti.  Dove andranno ora i mercati azionari in ottica mensile? Non è una risposta semplice. Il miglior approccio al momento sarebbe quello di procedere day by day.

Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 8 ottobre abbiamo letto i seguenti prezzi:

Dax Future

19.212

Eurostoxx Future

4.974

Ftse Mib Future

33.606

S&P500 

5.751,13.

Continuiamo a segnalare che sui time frame settimanali l’Alligator Indicator è impostato con divergenze rialziste.

L’analisi di Mirabaud AM sul debito pubblico mondiale e politiche fiscali

Nel 2023, la politica monetaria globale ha evidenziato divergenze significative, con oltre l’85% delle economie che hanno mantenuto una posizione restrittiva. Tuttavia, solo metà di queste ha inasprito la politica fiscale, in calo rispetto al 70% del 2022. Questo andamento segue un periodo di rapidissima riduzione dei disavanzi fiscali e del debito pubblico tra il 2021 e il 2022 e suggerisce una pausa nei progressi verso la normalizzazione delle politiche economiche. Il 2024 si preannuncia come un “super anno elettorale”, con elezioni in 88 economie che rappresentano oltre la metà della popolazione e del PIL mondiale. I disavanzi primari si attestano attualmente al 4,9% del PIL, ma si prevede una loro contrazione. Gli anni elettorali tendono a causare slittamenti nei bilanci, aumentando la pressione sulle finanze pubbliche.

Negli Stati Uniti, l’attuale deficit di bilancio risulta preoccupante, con entrambi i principali candidati alle elezioni privi di volontà di apportare significative riduzioni. L’analisi della sostenibilità del debito pubblico implica la capacità del governo di rispettare gli obblighi di pagamento senza ricorrere a assistenza finanziaria straordinaria. Un elevato indebitamento, purtroppo, limita le opportunità d’investimento, mentre un debito eccessivamente basso potrebbe ridurre gli investimenti governativi necessari. Secondo le stime del FMI, il debito pubblico globale potrebbe avvicinarsi al 99% del PIL entro il 2029, spinto principalmente da Cina e Stati Uniti.

Particolare attenzione è riservata al Giappone, con un debito lordo di circa il 250% del PIL. Nonostante l’allarmante percentuale, un’analisi più dettagliata evidenzia che gran parte delle passività è detenuta da istituzioni statali e la Banca del Giappone ha investito in modo massiccio nel debito pubblico. In Europa, diversi governi continuano a sostenere misure di crisi introdotte durante la pandemia. In Italia, ad esempio, il governo ha implementato piani di stimolo economico che comprendono significativi aggiustamenti fiscali, tagli ai contributi previdenziali e nuove spese basate su proiezioni di finanziamento ottimistiche. Questi sviluppi pongono interrogativi sulla sostenibilità e sulle prospettive di stabilità fiscale in un contesto di crescente incertezza.

Dove andranno ora i mercati azionari? Focus su Italgas: le ultime news sulla società

Italgas, il noto operatore italiano nel settore della distribuzione del gas, come riportato dalla Reuters, ha recentemente delineato ambiziosi obiettivi di crescita per il periodo 2024-2030, anticipando un incremento degli utili a doppia cifra. Questo annuncio è avvenuto in seguito alla comunicazione di un accordo da 5,3 miliardi di euro per l’acquisizione di 2i Rete Gas. Secondo quanto indicato nel piano strategico, l’azienda ha alzato il livello minimo della sua politica sui dividendi, garantendo una crescita del 5% annuo fino al 2026. La cedola per il 2023 è stabilita a 0,352 euro per azione, mantenendo un payout del 65%.

Il piano strategico prevede un investimento complessivo di 15,6 miliardi di euro dedicati non solo all’acquisizione di 2i Rete Gas ma anche allo sviluppo di infrastrutture sia in Italia che in Grecia, e al potenziamento della propria presenza nel settore idrico. Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, ha sottolineato l’importanza di questo piano per la formazione di un leader europeo nella distribuzione del gas e ha evidenziato il focus sulla trasformazione digitale delle infrastrutture per migliorare i servizi offerti al Paese.

In risposta all’annuncio, il titolo di Italgas ha mostrato una fluttuazione iniziale, registrando un rialzo di circa il 2% prima di stabilizzarsi attorno allo 0,4% di incremento%. Per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas, il closing della quale è previsto entro il primo semestre del 2025, Italgas ha pianificato di attuare un aumento di capitale in opzione da un miliardo di euro.

La sinergia e le efficienze di costo che deriveranno dall’integrazione di Italgas e 2i Rete Gas sono stimate per generare un valore aggiunto di circa 200 milioni di euro entro il 2030, anche grazie all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. Inoltre, si prevedono ricavi di circa 3,6 miliardi di euro e un EBITDA di 2,8 miliardi di euro nel 2030, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) dell’EBITDA e degli utili di circa il 13%, rendendo il progetto altamente promettente per gli azionisti e gli investitori.

Qualè il consenso degli analisti sulla società come riportato da Marketscreener?

Accumulate con target a 5,804 con una potenziale sottovalutazione di circa il 7%.

Dove potrebbero essere dirette le azioni? Le indicazioni dei nostri algoritmi

Negli ultimi giorni Italgas si è mossa in area 5,45/5,55, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 4,57 e il massimo a 5,565.

Al momento la strada segnata sembra propendere per un ulteriore rafforzamento dei prezzi. Un supporto di breve termine sarebbe 5,295, minimo del 19 settembre. La prima resistenza di breve termine invece. è rappresentata da 5,535, segnato il 7 ottobre.

Al momento, anche l’Alligator Indicator settato su tutti i time frame, lascia pensare a ulteriori rialzi sia di breve che di medio lungo termine. Discese sotto 5,295 invece, potrebbero portare ad affondi verso 5,15/5,06.

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