Dormire un’ora in più potrebbe farci mangiare meglio e aiutarci a rinunciare ai dolci secondo la scienza

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Il sonno è uno dei temi di maggior interesse per la ricerca scientifica. Ogni giorno diversi team di studiosi si impegnano ad analizzare cosa succede al corpo e alla mente durante il riposo. Ma soprattutto quanto la qualità del sonno possa influire sulla salute. Solo pochi giorni fa abbiamo scoperto quanto dovremmo dormire a 70 anni per ridurre il rischio di Alzheimer e invecchiamento cerebrale. Oggi parleremo di quanto dormire un’ora in più potrebbe farci mangiare meglio e forse metterci al riparo da guai al metabolismo e dal rischio obesità. Gli studi sono abbastanza chiari al riguardo e sembrano confermare che c’è una diretta correlazione fra tempo di sonno e abitudini alimentari.

Lo studio sul sonno del King’s College di Londra

Un gruppo di scienziati del celebre Ateneo inglese ha analizzato le abitudini di sonno di due gruppi di persone. Uno è stato preso come gruppo di controllo. All’altro è stato chiesto di aumentare le ore di sonno rispetto alle circa 7 indicate come limite minimo indispensabile. Entrambi i gruppi hanno tenuto un diario alimentare durante tutto il periodo dello studio, annotando i cibi mangiati e le quantità.

Successivamente il team ha proseguito con l’analisi dei dati incrociando la quantità di sonno e le abitudini alimentari dei due gruppi. Il tutto con l’aiuto di un sensore di movimento fornito alle persone coinvolte nell’indagine. Ebbene i risultati sono stati davvero sorprendenti e incoraggianti per analizzare l’importanza della quantità di riposo sul benessere generale dell’organismo.

Dormire un’ora in più potrebbe farci mangiare meglio e aiutarci a rinunciare ai dolci secondo la scienza

Le conclusioni del gruppo di studio sono decisamente interessanti. Il gruppo di persone che ha visto aumentare il sonno fino a 90 minuti per notte ha nettamente migliorato il suo regime alimentare. Il consumo quotidiano di zuccheri è diminuito di circa 10 grammi. E allo stesso tempo è calato il totale di carboidrati assunti nell’alimentazione giornaliera. A migliorare, invece, è stata la dieta, più ricca di frutta e verdura e meno di alimenti di origine animale.

Una ricerca che conferma come dormire bene e le ore giuste sia davvero fondamentale per l’organismo e per proteggerlo da patologie anche gravi.

Ma soprattutto uno studio che potrebbe aprire il terreno per capire meglio la correlazione tra disturbi del sonno, obesità e problemi cardiocircolatori. Il prossimo passo, secondo i ricercatori, sarà quello di allargare l’indagine a periodi di tempo più lunghi di una singola settimana.

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