Ecco, ci mancava solo questa notizia a rovinarci anche uno dei pochi piaceri gratuiti della vita: dormire. Infatti, secondo un recentissimo studio USA, dormire in questo modo aumenta il rischio di ictus e per questo dobbiamo fare molta attenzione. Stando infatti a un’equipe formata dai migliori cardiologi americani, se dormiamo troppe ore, o al contrario poche, ci esponiamo a eventi cardiaci. A rendere noto questo studio, è stata l’American College of Cardiology. Vediamone i contenuti in questo articolo dei nostri Esperti di salute e benessere.
Tantissimi pazienti coinvolti
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Dormire in questo modo aumenta rischio di ictus e per questo dobbiamo fare molta attenzione, dati gli esiti della ricerca che andiamo a vedere. Per arrivare infatti a formulare una tesi del genere, senza farsi catapultare addosso le ire di mezzo mondo, gli studiosi americani:
- hanno coinvolto circa 15.000 soggetti di età compresa tra i 40 quattro e i 46 anni;
- esponendoli per ben 5 anni all’osservazione.
Anticipiamo anche una possibile e intelligente domanda dei nostri Lettori: nessuno di questi pazienti era cardiopatico. Solo alcuni casi presentavano predisposizioni genetiche o ereditarie. Ma, per questi ultimi, la sperimentazione è durata quasi 8 anni. Proprio per non lasciare nulla al caso, prima di emettere sentenza.
Cosa vuol dire dormire troppo o poco
I cardiologi americani hanno puntato il dito sul fatto che troppa gente sottovaluta il beneficio del sonno ristoratore per il nostro cuore. Molti pensano infatti che il sonno serva a ristorare il cervello. Cosa assolutamente vera, ma ricordiamoci, come sostengono i medici, che un riposo minimo di 6/7 ore a notte preserva la nostra salute cardiaca. Chiave di volta per interpretare al meglio questo studio è stata anche la qualità del sonno. Nella maggior parte dei casi dei sinistri cardiaci avvenuti, i pazienti hanno dimostrato di rimanere a letto poche o troppe ore, ma senza dormire di qualità. Stare a letto, non significa dormire. Fattori determinanti in questo senso si sono rivelati anche: ansia, stress, agitazione, ma anche cattiva digestione ed errate abitudini alimentari. Soprattutto a cena. Per la salute del cuore, è infatti fondamentale eliminare o limitare fritti, grassi, dolci e alcolici, prima di coricarci.
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