A fine 2020 ci chiedevamo se il 2021 sarebbe stato l’anno di ENI. La chiusura di dicembre, infatti, aveva dato un potente segnale rialzista dopo un anno al ribasso a rimorchio del petrolio.
Le attese sono state rispettate e il titolo nel corso del 2021 ha guadagnato oltre il 40% rispetto alla chiusura del 2020. Così come lo era stato il ribasso, anche il rialzo è stato trainato dall’andamento del prezzo del petrolio. Come si vede dal grafico seguente, infatti, la correlazione tra la commodity e il titolo del cane a sei zampe è stata straordinaria.
Secondo gli analisti che coprono il titolo azionario il consenso medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 16% circa.
Quali sono i mesi rialzisti per il titolo?
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Nella figura seguente è riportato per ciascun mese dell’anno la probabilità che la chiusura sia superiore all’apertura mensile. La percentuale media indicata è calcolata su tutti gli anni che vanno dal 2002 al 2021.
Notiamo come gennaio e luglio siano i mesi con la minore probabilità (35%) che la chiusura sia superiore all’apertura. Viceversa, i mesi di aprile e dicembre sono quelli con la maggiore probabilità (65% e 80%, rispettivamente) che la chiusura sia superiore all’apertura.
Non è, quindi, da escludere il seguente scenario. Dopo una pausa a inizio anno le azioni ENI dovrebbero continuare il loro percorso rialzista anche nel 2022. Come vedremo nella sezione dedicata all’analisi grafica, questo scenario è supportato anche dai nostri indicatori.
Dopo una pausa a inizio anno le azioni ENI dovrebbero continuare il loro percorso rialzista anche nel 2022: le indicazioni dell’analisi grafica
ENI (MILENI) ha chiuso la seduta del 30 dicembre a quota 12,22 euro in ribasso dello 0,49% rispetto alla seduta precedente.
A livello mensile la tendenza in corso è rialzista, ma sono ormai tre mesi che le quotazioni non riescono a superare la forte resistenza in area 12,55 euro. È molto probabile, quindi, che si possa assistere a uno storno fino in area 11,179 euro. Il raggiungimento dei questo livello potrebbe rappresentare un’ottima opportunità di acquisto prima del raggiungimento di area 16,139 euro (III obiettivo di prezzo).
A livello trimestrale, invece, l’ultimo trimestre del 2021 ha visto la conferma della rottura della forte resistenza in area 11,296 euro (I obiettivo di prezzo). A questo punto, quindi, è possibile il raggiungimento della massima estensione rialzista in area 23,143 euro (III obiettivo di prezzo). Per la conferma di questo scenario, però, è fondamentale che si assista a una chiusura trimestrale superiore a 13,559 euro. Questo livello, infatti, già in passato ha frenato la salita dei prezzi del titolo ENI.
Da notare che un ritracciamento sul mensile fino in area 11,179 euro è compatibile con lo scenario rialzista sul time frame trimestrale. Solo una chiusura trimestrale inferiore a 11,296 euro metterebbe in crisi lo scenario rialzista di lunghissimo periodo.