Dal punto di vista della proiezione in corso nulla è cambiato rispetto a quanto scrivevamo un paio di mesi fa. La proiezione in corso, infatti, è ancora ribassista. Tuttavia, c’è una differenza non trascurabile che, a breve potrebbe far pendere la bilancia dalla parte dei rialzisti. Le quotazioni, infatti, non sono più vicine a supporti intermedi, ma al III obiettivo di prezzo noto anche come limite invalicabile. Nel caso specifico, il III obiettivo di prezzo si trova in area 0,6 euro, per cui il capolinea dei ribassisti potrebbe essere veramente molto vicino. Quindi, dopo una discesa del 60% le azioni Prismi sono pronte per ripartire al rialzo.
Ma dove potrebbe portare il, molto probabile, rialzo delle prossime settimane?
L’obiettivo più vicino è localizzato in area 0,92 euro, la massima estensione, invece, in area 1,5 euro. Potenzialmente, quindi, il rialzo prossimo venturo potrebbe dare vita a un movimento con performance minima del 50% e massima del 150%. Ovviamente, c’è anche lo scenario pessimistico che vede un rimbalzo del gatto morto fino in area 0,75 euro prima di una ripresa del movimento ribassista.
Decisive, quindi, saranno le chiusure delle prossime settimane.
Dal punto di vista dei fondamentali la situazione del titolo non è molto rosea. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, le azioni Prismi risultano essere sopravvalutate.
Avvertenza
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Prima di concludere vogliamo evidenziare che il controvalore medio giornaliero scambiato è di circa 20.000 euro. Si capisce, quindi, come il prezzo possa essere molto sensibile, cioè volatile, ad acquisti/vendite di poche migliaia di euro. In casi come questi si può andare incontro a enormi guadagni, ma anche a enormi perdite. Verificare, quindi, prima di ogni investimento il controvalore medio scambiato al giorno e verificare che la volatilità sia compatibile con il proprio profilo di rischio.
Dopo una discesa del 60% le azioni Prismi sono pronte per ripartire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Prismi (MIL:PRM) ha chiuso la seduta dell’8 dicembre a quota 0,63 euro in ribasso del 3,37% rispetto alla seduta precedente.