Pessima seduta per il titolo ACEA che potrebbe presto andare incontro a forti turbolenze. Infatti, dopo una discesa che non si vedeva da 2 mesi, queste azioni potrebbero accelerare al ribasso. Il futuro di breve, quindi, potrebbe decidersi nel corso delle prossime sedute.
Dopo una discesa che non si vedeva da 2 mesi queste azioni potrebbero accelerare al ribasso: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo ACEA (MIL:ACE) ha chiuso la seduta del 28 dicembre in ribasso del 3,04% rispetto alla seduta precedente a quota 12,74 euro.
Un ribasso di oltre il 3% in una singola seduta non si vedeva da oltre 2 mesi. La batosta, quindi, è stata molto forte sul titolo ACEA. In questo modo, poi, si è andata a rafforza la tendenza ribassista già individuata dall’incrocio delle medie.
Eppure non ancora è tutto perduto per i rialzisti.
Come si vede dal grafico, infatti, l’ultimo baluardo prima del probabile avvitamento ribassista passa per area 12,72 euro. Solo una chiusura giornaliera inferiore a questo livello potrebbe dare il via libera all’inizio di un nuovo ribasso.
La valutazione secondo l’analisi fondamentale
Il titolo presenta tantissimi punti di forza. Qualunque sia l’indicatore utilizzato, infatti, le azioni ACEA risultano essere sottovalutate. Ad esempio, il rapporto prezzo su fatturato (PE) esprime non solo una sottovalutazione di circa il 40% rispetto alla media del settore di riferimento, ma anche rispetto al PE medio del Ftse Mib. Nel caso del rapporto tra prezzo e fatturato e del Price to Book ratio, invece, la sottovalutazione è limitata a circa il 10%.
Infine, secondo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, le quotazioni di ACEA sono sottovalutate di oltre il 60%.
Inoltre, va ricordato che questo titolo è di grande interesse per investitori in cerca di rendimento. Allo stato attuale, infatti, il rendimento del titolo è di oltre il 6% ed è previsto in crescita per i prossimi anni con prospettiva di raggiungere circa il 7%.
Secondo le raccomandazioni degli analisti, riportate sulle riviste specializzate, si ottiene un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione di oltre il 50% con una dispersione che si aggira intorno al 14%.