Dopo un ribasso dell’80% nell’ultimo anno cosa aspettarsi dalle azioni Aedes? Se la domanda può apparire semplice la risposta non lo è affatto.
La società, infatti, da febbraio è al centro di operazioni molto importanti che hanno avuto, stanno avendo e potrebbero avere un impatto molto importante sulle quotazioni.
Ricostruiamo brevemente quanto accaduto da febbraio a oggi.
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A febbraio era stato annunciato un aumento di capitale per un massimo di 49,98 milioni di euro a 0,19 euro per azione e questo aveva provocato il crollo delle quotazioni da area 0,4 euro a 0,2 euro con un crollo immediato del 50%. La discesa, però, era continuata
A inizio estate, poi, si è concluso l’aumento di capitale da 45,7 milioni di euro, condotto dalla società tra marzo e aprile scorsi e che ha visto Augusto spa, controllante di Aedes, sottoscrivere la sua quota mediante la compensazione di crediti derivanti da finanziamenti già erogati per complessivi 23,7 milioni di euro.
A maggio, poi, Augusto spa ha depositato i la domanda di ammissione al concordato con riserva ai sensi dell’art. 161 della legge fallimentare, affermando di trovarsi “in una fase di reversibile e temporaneo disequilibrio finanziario”. Successivamente, poi, a luglio ha deliberato lo scioglimento anticipato.
Visto che Augusto spa è in liquidazione, ha dato mandato a Rothschild & Co Italia di vendere la quota del 51,25% di Aedes. Da notare che questa vendita comporterà per l’acquirente l’insorgere dell’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni della società.
A completare un quadro già complicato sono giunte nei giorni scorsi le dimissioni di Cristiano Agogliati dalla carica di presidente del collegio sindacale e presidente dell’organismo di vigilanza di Aedes.
Agogliati ha motivato la propria decisione con “il profondo cambiamento della struttura di governance … la situazione problematica della controllante Augusto, ora in liquidazione … mutato contesto organizzativo della società e del gruppo … il rapporto che si è instaurato tra l’Organo Amministrativo e il Collegio Sindacale non idoneo a un sereno svolgimento delle funzioni di vigilanza dell’organo di controllo”.
La situazione al contorno di Aedes, quindi, è abbastanza complicata e le prossime settimane potrebbero essere di passione per il titolo.
Dopo un ribasso dell’80% nell’ultimo anno cosa aspettarsi dalle azioni Aedes? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo azionario Aedes (MIL:AED) ha chiuso la seduta del 29 settembre a quota 0,176 euro in ribasso del 3,83% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
In una situazione come quella descritte precedentemente è molto difficile affidarsi all’analisi grafica. Potrebbero esserci, infatti, eventi societari che condizionano pesantemente l’andamento borsistico.
Al momento la proiezione in corso è ribassista e punta verso gli obiettivi indicati in figura. Un’accelerazione in tal senso si avrebbe con una chiusura settimanale inferiore a 0,165 euro.
Nella normalità una chiusura settimanale superiore a 0,191 euro farebbe invertire al rialzo la tendenza in corso.
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