Quanto abbiamo visto negli ultimi 20 giorni sul titolo Covivio è qualcosa di straordinario. Nel senso che erano due anni che non si vedeva un rialzo così prolungato che ha portato a una performance di oltre il 27%. Adesso, però, dopo un rialzo che non si vedeva da 2 anni le azioni Covivio potrebbero ritracciare. Come vedremo, infatti, le ultime due sedute di Borsa aperta hanno lanciato segnali non proprio incoraggianti. Tuttavia, non ancora tutto è perduto.
Prima di discutere in dettaglio sia l’analisi grafica che fondamentale del titolo, ricordiamo che Covivio è uno dei leader europei nel settore immobiliare. In questo ambito ricordiamo che rimane solo un mese di tempo per sfruttare le agevolazioni sui mutui prima casa under 36. Facciamo notare che Covivio è una società francese che in Italia scambia con volumi molto bassi.
La valutazione secondo l’analisi fondamentale
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Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, dal punto di vista della valutazione in termini di multipli di mercato le azioni Covivio sono sottovalutate tra il 30% e il 40% sulla base del rapporto prezzo su utile e del rapporto prezzi su fatturato (PS). Tuttavia, va fatto notare che, in assoluto, il rapporto PS è molto elevato. Stiamo parlando, infatti, di un livello che è pari a 5,3x.
Per gli analisti che coprono il titolo, invece, il titolo è in linea con il suo prezzo obiettivo medio.
Dopo un rialzo che non si vedeva da 2 anni le azioni Covivio, secondo l’analisi grafica, potrebbero ritracciare
Il titolo Covivio (MIL:COV) ha chiuso la seduta del 14 novembre a quota 58,00 euro, in ribasso dell’1,28% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dal grafico la proiezione in corso è rialzista e ha già raggiunto il suo II obiettivo di prezzo in area 59,76 euro. Le ultime due sedute, però, sono state negative dando un chiaro segnale ribassista.
A questo punto l’ancora di salvezza per i rialzisti passa per area 57,01 euro. Sotto questo livello potrebbe essere molto probabile un’accelerazione ribassista che potrebbe diventare certezza nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 52,56 euro. In questo caso un ritorno in area 40 euro potrebbe non essere escluso.
L’immediato recupero del livello 59,76 euro, invece, potrebbe lanciare la volata al raggiungimento della massima estensione rialzista in area 66,96 euro.