Dopo soli 30 giorni dalla domanda l’INPS versa 520 euro anche a questi contribuenti senza limiti d’età

accompagnamento

In alcune circostanze lo Stato accredita somme di denaro ai cittadini che hanno bisogno di maggiori sostegni. E non sempre si richiede il possesso di un particolare requisito anagrafico o reddituale. Si tiene piuttosto conto delle condizioni di salute del soggetto e degli aiuti concreti di cui necessita ogni giorno. Tant’è vero che anche ai lavoratori senza Legge 104 spettano 500 euro per 12 mesi con questi problemi di salute. Quando sfortunatamente si registra un peggioramento dello stato di salute si può richiedere il rinnovo della prestazione.

I soldi che l’Ente previdenziale accredita con cadenza mensile sono utili a far fronte alle spese per la malattia e l’eventuale assistenza a pagamento. Alcune patologie infatti causano una forte riduzione dell’autonomia che rende inevitabile il ricorso a figure professionali o parenti. Nella cerchia familiare vi è spesso qualcuno che si fa carico di prestare assistenza al paziente bisognoso di cure. E grazie alle agevolazioni governative è possibile chiedere al datore di lavoro alcuni giorni di permesso senza tagli sulla retribuzione.

Inoltre preme sottolineare che familiari e titolari di Legge 104 hanno sempre diritto a questi 3 assegni in busta paga. E che è possibile godere di particolari tutele governative soprattutto quando si verificano gravi compromissioni psicofisiche. E a molti forse sfugge che dopo soli 30 giorni dalla domanda l’INPS versa 520 euro anche a questi contribuenti senza limiti d’età.

Ciò in virtù della perdita dell’autosufficienza che rende imprescindibile la presenza di aiutanti e addetti alla cura. Quando si impone la necessità di affrontare queste spese ovviamente non tutti hanno risorse finanziarie sufficienti all’assunzione di personale.

Dopo soli 30 giorni dalla domanda l’INPS versa 520 euro anche a questi contribuenti senza limiti d’età

A questi costi potrebbero aggiungersene altri che, per quanto meno onerosi, comunque pesano sul portafoglio del contribuente. Ma anche in questo caso arrivano 240 euro a familiari e titolari di Legge 104 che pagano queste spese extra con versamenti tracciabili.

Chi si ritrova nella condizione di dipendere dagli altri per muoversi o compiere atti di vita quotidiana ha diritto ai sussidi governativi. L’impossibilità di deambulare senza il sostegno di qualcuno infatti fa scattare il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Tale prestazione spetta anche ai contribuenti che senza l’aiuto di terzi non riuscirebbero a svolgere le più semplici attività quotidiane. Ci si riferisce ad esempio alla capacità di vestirsi, lavarsi, preparare i pasti, andare in bagno o provvedere ad altre necessità.

Non tutti sanno però che il diritto alla prestazione assistenziale si conserva anche in caso di ricovero. Se infatti il beneficiario dell’assegno di accompagnamento si ricovera per un periodo di tempo inferiore ad un mese non perde gli assegni. Allo stesso modo continua a percepire l’importo di oltre 520 euro se partecipa anche se in misura parziale al pagamento della retta. Inoltre preme ricordare che secondo il dettato del Decreto legislativo n. 241/1990 occorrono 30 giorni di tempo per la lavorazione della domanda dell’indennità. Ne consegue che l’erogazione del primo assegno di accompagnamento parte già dal mese successivo all’invio della richiesta.

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