L’impatto della guerra tra Russa e Ucraina sul titolo Unicredit è stato devastante. In due settimane, a partire dal 24 febbraio, infatti, le quotazioni hanno perso circa il 50%. Dopo, però, che il titolo ha raggiunto l’obiettivo della proiezione ribassista in area 8 euro, abbiamo assistito a una forte accelerazione rialzista tuttora in corso. Un rialzo settimanale come quello visto a conclusione del 13 maggio non si vedeva su Unicredit dal novembre 2020. Le quotazioni, infatti, hanno portato a casa un rialzo di circa il 18%. La conseguenza di questo exploit rialzista è che dopo questa settimana il titolo Unicredit potrebbe ritornare sui livelli antecedenti il conflitto Russia-Ucraina.
Ma quali sono le cause alla base di questo forte rialzo di Unicredit?
L’istituto bancario ha fornito un’informativa dettagliata sul rischio Russia, buoni trend operativi e ha anche annunciato l’inizio del buyback. Sul primo punto, in particolare, è circolata l’ipotesi di vendita della controllata russa Unicredit Bank, che in Russia detiene poco più dell’1% del mercato. Tanto è bastato per fare scattare un rialzo di oltre il 10%.
Prima di passare all’analisi grafica, una breve discussione su quella che è la valutazione del titolo. Incominciamo col dire che, come scritto in precedenti report, Unicredit è fortemente sottovalutata se si considerano gli indicatori basati sui multipli di mercato. Inoltre, il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile fa apparire l’azione come relativamente economica.
Interessanti, poi, sono le prospettive per il rendimento del dividendo. Secondo quanto riportato su riviste specializzate, infatti, si potrebbe aggirare in area 7%. Inoltre, il giudizio medio degli analisti è accumulare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di oltre il 40%.
Dopo questa settimana il titolo Unicredit potrebbe ritornare sui livelli antecedenti il conflitto Russia-Ucraina: le indicazioni dell’analisi grafica
Indice dei contenuti
Il titolo Unicredit (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 13 maggio in rialzo dello 0,52% rispetto alla seduta precedente a quota 9,696 euro.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è rialzista, ma la prossima settimana potrebbe essere decisiva per capire il futuro del titolo. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno raggiunto livelli che già in passato hanno frenato la spinta rialzista. Un forte segnale rialzista si avrebbe nel caso di una chiusura settimanale superiore a 10,443 euro. In questo caso si potrebbero aprire le porte per il raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 13,018 euro. Infine, la massima estensione rialzista potrebbe andare a collocarsi in area 15,6 euro.
Un brutto segnale ribassista, invece, si avrebbe qualora dovessimo assistere a una chiusura settimanale inferiore a 8,852 euro. In questo caso le azioni Unicredit potrebbero andare ad aggiornare i minimi annuali.
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