Per investire i tuoi soldi con un ritorno garantito per i prossimi 5 o 6 anni, spiccano due soluzioni, un conto deposito o BTP. Ecco le caratteristiche e i rendimenti dei due strumenti per scegliere quello migliore.
Dopo l’ultimo rialzo dei tassi, ma soprattutto con il calo dell’inflazione ad ottobre, i rendimenti sul mercato potrebbero presto cambiare. Se hai dei soldi da parte e vuoi farli fruttare in modo sicuro e garantito per 5 anni, potresti essere indeciso tra due opzioni. La prima è aprire un conto deposito vincolato mentre la seconda soluzione è l’acquisto di un BTP, ovvero un titolo di Stato italiano. La scelta non è banale anche perché il guadagno finale potrebbe variare di molto a seconda della scelta fatta. In questo articolo, cercheremo di analizzare i pro e i contro di entrambe le soluzioni, confrontando le loro caratteristiche e i loro rendimenti.
Dopo l’ultimo rialzo dei tassi il conto deposito è ancora più conveniente
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Un conto deposito vincolato è un tipo di conto bancario che offre un tasso di interesse fisso per un periodo di tempo prestabilito. Durante questo lasso di tempo non è possibile prelevare il denaro depositato senza incorrere in una penale se il conto è di tipo vincolato. Si tratta di un investimento a basso rischio, in quanto i soldi sono protetti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi fino a 100.000 euro per ogni cliente e per ogni banca. Ma la tassazione sui rendimenti del 26%, penalizza molto il rendimento finale netto.
Rendimenti dei BTP ai massimi degli ultimi 10 anni
Un BTP, invece, è un’obbligazione emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Quasi tutti i BTP pagano una cedola annuale, due semi cedole semestrali. La cedola sommata alla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, danno il rendimento totale. L’acquisto di BTP è un investimento sicuro, in quanto il rimborso è garantito dallo Stato. Ma il titolo è oggetto a fluttuazioni di prezzo in base alle condizioni di mercato. Ecco perché si può determinare il suo rendimento al momento dell’acquisto solamente se portato fino alla scadenza. Per i BTP la tassazione sui guadagni è del 12,5%.
Meglio BTP o conto deposito? Ecco quanto rendono
Dopo l’ultimo rialzo dei tassi i conti deposito sono diventati più convenienti. Per fare un confronto tra le due opzioni, abbiamo preso in considerazione il conto deposito vincolato a 5 anni di Illimity Bank. Al momento della scrittura dell’articolo offriva un rendimento del 5,75%. Per il BTP abbiamo scelto il titolo con scadenza 1° dicembre 2028, ISIN IT0005340929, quotato sul mercato MOT della Borsa Italiana.
Supponendo di investire 10.000 euro in entrambe le soluzioni, ecco quanto si otterrebbe al netto delle tasse dopo 5 anni. L’investimento nel conto deposito frutterebbe dopo 5 anni circa 2.120 euro al netto delle tasse. Mentre considerando il prezzo di acquisto del BTP al momento della stesura dell’articolo, il guadagno finale darebbe circa 1.650 euro. Valore al netto della tassazione ma non delle varie commissioni.
Per la scelta non guardare solo al rendimento
Come si può vedere, il conto deposito vincolato offre un guadagno netto maggiore del BTP. Questo dipende dal fatto che il tasso offerto dal conto deposito è molto elevato rispetto alla media del mercato. Tuttavia, bisogna tenere conto anche di altri fattori, come la garanzia dell’emittente. Non scordiamoci che i soldi sul conto deposito sono garantiti fino a 100.000 euro.
Chi volesse investire per un periodo più breve, può leggere l’articolo: BOT oppure conto deposito, stupisce quanto si potrebbe guadagnare in 3 mesi.