Dopo le tre frecce di Abe in Giappone si riaffermano i quattro pilastri di Kishida

Giappone

L’incubo del Giappone negli ultimi 30 anni è stata la deflazione. Anzi, per essere precisi una stagnazione economica più ampia e dalla quale il Giappone, grazie anche alla cosiddetta Abenomics, aveva dentato di uscire. Un tentativo che, complice una situazione internazionale complessa ed una serie di politiche monetarie estreme, ha portato uno scenario quasi inedito per Tokyo: un aumento dell’inflazione. Parallelamente si è anche creato un clima difficile a causa delle conseguenze anche economiche non solo della pandemia ma anche delle strettissime misure anti Covid adottate. Oltre ad una sorta di vuoto politico con poche alternative all’attuale partito del Premier, la società nipponica è caratterizzata anche da altri elementi.

Basti pensare agli Hikikomori, cioè quelle persone che cedono ad un’autoreclusione tra le mura di casa. Oppure ai Johatsusha, coloro che, di fronte ad un fallimento, soprattutto lavorativo, decidono letteralmente di sparire dalla vita sociale e di rifugiarsi ai margini della vita civile.

In questo quadro, dopo le tre frecce di Abe con le quali si sperava di stimolare l’economia, la nuova sfida per la Nazione è quella di realizzare i quattro pilastri dell’attuale Premier Fumio Kishida. La strategia da lui elaborata prevede, infatti, un aumento degli investimenti basati sulle varie aree di potenzialità economica. In particolare quelli riguardanti le risorse umane, le start up, le innovazioni tecnologie e le strategie che favoriscono una più ampia transizione ecologia.

In particolare, per quest’ultima voce, l’intenzione di Kishida sarebbe quella di aumentare il processo di decarbonizzazione a favore di un rilancio dell’energia nucleare.

Dopo le tre frecce di Abe in Giappone si riaffermano i quattro pilastri di Kishida

Con le ultime elezioni per il rinnovo della Camera Alta svoltesi ieri, il popolo ha deciso di dare la sua preferenza al partito di Governo. In altre parole al Partito Liberal Democratico, del quale Abe era senza dubbio la figura più di spicco.

Le elezioni si sono svolte in un clima di grande emotività soprattutto dopo il recente assassinio dell’ex Primo Ministro Abe. Ma quello che si troveranno a dover affrontare i nuovi eletti è un quadro estremamente complesso per l’intera Nazione. Uno dei nemici è l’inflazione, con il possibile aumento obbligato dei salari, dall’altro Tokyo dovrà necessariamente guardare al Se sul fronte interno Infatti non si tratterà solo di destreggiarsi nel divenire della guerra russo-ucraina, ma anche di riuscire a razionalizzare i rischi derivanti dalle minacce, di diversa natura, in arrivo sia dalla Cina che dalla Corea del Nord. Il che potrebbe spingere ad un aumento della spesa militare in un Paese che si è sempre dichiarato pacifista.

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