Ci eravamo lasciati settimana scorsa con i mercati azionari americani che avevano registrato la migliore performance da inizio anno. Inoltre, avevamo messo in guardia dal fatto che la settimana appena conclusasi sarebbe potuta essere decisiva per il futuro. Dopo la migliore settimana dell’anno, infatti, o veniva confermata l’impostazione rialzista oppure avremmo potuto assistere a una decisa e repentina inversione al ribasso. Al termine dell’ultima settimana di contrattazione i mercati azionari americani sembrano avere fatto la loro scelta.
Dopo la migliore settimana dell’anno, i mercati azionari americani si confermano al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Dow Jones (DJ30) ha chiuso la seduta del giorno 10 novembre a quota 34.283,11, in rialzo dell’1,15% rispetto alla seduta precedente. La variazione settimana su settimana è stata al rialzo dello 0,65%
Time frame giornaliero
Fino a mercoledì 8 novembre le quotazioni sono state praticamente bloccate, per ben 4 sedute consecutive, in area 34.125. Le ultime due sedute della settimana, invece, hanno portato un carico di adrenalina non da poco.
La seduta di giovedì, infatti, ha visto un ribasso dello 0,65% seguito in quella di venerdì da un rialzo di oltre l’1%. Tutto ciò ha permesso di superare con forza la resistenza in area 34.125 e preparare le basi per un allungo rialzista secondo lo scenario indicato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 33.627.
Time frame settimanale
La chiusura settimanale ha permesso di confermare la dimostrazione di forza della settimana precedente e di confermare la rottura del livello in area 33.289 precedentemente rotto al rialzo. A questo punto potrebbero esserci tutte le condizioni per una ripresa del rialzo. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 36.149. In questo caso il Dow Jones potrebbe dirigersi verso gli obiettivi indicati in figura e toccare quota 40.000, un livello mai raggiunto in precedenza.
Una nuova chiusura settimanale inferiore a 33.289, invece, potrebbe favorire una ripresa del ribasso.
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