Tra i disturbi più diffusi nel nostro Paese coprono le prime posizioni i problemi legati al peso corporeo. Questi se non monitorati potrebbero portare ad obesità, diabete di tipo 1 e 2, fino ad accumuli di grasso e colesterolo con conseguenze davvero serie.
A fare le spese di un peso corporeo eccessivo sarebbero tutti gli organi vitali come reni, fegato, cervello e, naturalmente, anche il cuore. Tuttavia è possibile dare supporto al fisico anche attraverso l’alimentazione, oltre ad un imprescindibile supporto medico. Nei riguardi di problemi epatici ad esempio avevamo suggerito questa bevanda che potrebbe depurare il fegato grasso riducendo il colesterolo.
Inoltre, sempre attraverso l’alimentazione, è possibile aiutare anche una piccola ghiandola capace di regolare alcune funzioni fondamentali.
Dopo i 50 anni non dovremmo ignorare questo semplice gesto contro aumento di peso e colesterolo
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In Italia sono circa 6 milioni le persone che soffrono di problemi alla tiroide, anche se non tutti ne sono a conoscenza. Questa ghiandola attraverso la produzione di ormoni è coinvolta nella regolazione del respiro, del battito cardiaco, del sistema nervoso, calo o aumento di peso.
È possibile, però, che la produzione di ormoni tiroidei venga compromessa in base ad alcuni fattori. Tra questi l’età, generalmente a partire dai 50 anni, il fumo, l’eredità genetica e l’assunzione di determinati farmaci.
Quando la tiroide produce ormoni in eccesso si parla di ipertiroidismo con battito cardiaco irregolare, perdita di peso e nervosissimo. Se gli ormoni sono prodotti in difetto, invece, parliamo di ipotiroidismo con potenziali conseguenze di aumento del peso e dei livelli di colesterolo. L’ipotiroidismo potrebbe inoltre comportare debolezza, perdita di capelli e stanchezza.
Ma oltre ai fattori già esposti anche un prezioso micronutriente potrebbe concorrere ai problemi alla tiroide.
La principale causa
La principale causa di ipotiroidismo sarebbe collegata alla scarsa quantità di iodio che dovremmo assumere ogni giorno. Attraverso lo iodio la tiroide produce ormoni tiroidei utili al mantenimento delle normali condizioni fisiche. La principale fonte di iodio deriva dagli alimenti, ma non sempre questi sarebbero sufficienti a coprire il fabbisogno. Ecco perché addirittura L’OMS si sarebbe espresso in merito al preferire sale arricchito di iodio, o iodato, rispetto al tradizionale sale marino.
Infatti dopo i 50 anni non dovremmo ignorare questo consiglio, sebbene l’utilizzo del sale deve rimanere moderato. Gli esperti suggerirebbero che la quantità consigliata di iodio è di 150 microgrammi quotidiani. Tuttavia, insieme al parare di un medico, è possibile valutare il corretto apporto.