UnipolSAI è uno di quei titoli che negli ultimi 5 anni ha sempre fatto meglio sia del settore di riferimento che del listino milanese. Adesso, dopo aver toccato nuovi massimi a 10 anni, quale futuro per il titolo UnipolSAI?
Dal punto di vista dei fondamentali ricordiamo che la società gode di interessanti multipli degli utili. Il rapporto prezzo/utili è in linea con quello del settore di riferimento, mentre è molto inferiore alla media del mercato italiano. Se, invece, si guarda al rapporto prezzo/utili futuri e al price to book ratio, le azioni UnipolSAI risultano essere sopravvalutate. A sostegno della sottovalutazione del titolo corre il fair value calcolato con il metodo del discounted cash flow. Secondo questo indicatore, infatti, il titolo risulta essere sottovalutato di circa il 25%. Inoltre, l’azienda appare poco valorizzata se si considera il valore del suo attivo netto contabile.
Nonostante, poi, un bilancio 2021 non proprio esaltante, le revisioni al rialzo sulle stime del fatturato degli ultimi mesi indicano un rinnovato ottimismo da parte degli analisti che si occupano del titolo.
Altro punto di forza di UnipolSAI è il rendimento del dividendo. Allo stato attuale, infatti, il rendimento del dividendo è di oltre il 78% ed è visto in aumento nei prossimi anni tanto da portare il rendimento, alle quotazioni attuali, in prossimità di area 8%.
Stando a quanto riportato sulle riviste specializzate, secondo gli analisti che coprono il titolo il giudizio medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio in linea con le attuali quotazioni.
Dopo aver toccato nuovi massimi a 10 anni, quale futuro per il titolo UnipolSAI? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Le azioni UnipolSAI (MIL:US) hanno chiuso la seduta del 6 maggio in ribasso dell’1,04% rispetto alla seduta precedente a quota 2,656 euro.
Time frame settimanale
La tendenza in corso è rialzista e le quotazioni hanno raggiunto livelli che non vedevano da 10 anni. Da oltre 5 settimane, però, il titolo non riesce a staccarsi dal supporto in area 2,669 euro. Fino a quando questo livello resisterà alle pressioni ribassiste, rimarranno intatte le probabilità di raggiungere il II obiettivo di prezzo in area 2,81 euro. La massima estensione del rialzo, poi, si potrebbe andare a collocare in area 3,178 euro (III obiettivo di prezzo).
I ribassisti potrebbe prendere il sopravvento nell’ipotesi di una rottura in chiusura settimanale del supporto in area 2,669 euro. In questo caso la discesa potrebbe continuare almeno fino in area 2,442 euro. Tuttavia, gli obiettivi più probabili potranno essere calcolati solo a inversione confermata.