I dati del primo semestre 2022 di Telecom Italia sono stati a doppia faccia. Da un lato i ricavi e l’EBITDA sono stati migliori del consensus degli analisti. Dall’altro il semestre si è chiuso in perdita con l’indebitamento in aumento.
A sostenere il titolo ci ha pensato l’AD di Telecom Italia che ha confermato l’interesse per un’unica rete che potrebbe essere lo scenario migliore per tutte le parti coinvolte. Inoltre, il management del gruppo ritiene di avere la liquidità sufficiente per affrontare l’operazione.
Ecco, quindi, che dopo aver aggiornato i minimi storici Telecom Italia prova a rialzarsi. Decisive, in tal senso, saranno le prossime settimane.
Dopo aver aggiornato i minimi storici Telecom Italia prova a rialzarsi
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Il titolo Telecom (MIL:TIT) ha chiuso la seduta del 5 agosto in rialzo dell’1,85% rispetto alla seduta precedente a quota 0,22 euro.
Time frame settimanale: le indicazioni dell’analisi grafica
La tendenza in corso è ribassista ed è mostrata in figura dalla linea continua. Allo stato attuale le quotazioni sono dirette verso l’obiettivo più probabile in area 0,189 euro.
Se, invece, si considera il minimo storico recente in area 0,2015 euro come punto di partenza, possiamo sviluppare la proiezione rialzista mostrata in figura dalla linea tratteggiata.
Affinché il rialzo prenda piede, però, è di fondamentale importanza che si assista a una chiusura settimanale superiore a 0,2222 euro. In questo caso si potrebbero aprire le porte al raggiungimento dell’obiettivo più probabile in area 0,26 euro. A seguire, poi, gli obiettivi successivi potrebbero andare a collocarsi in area 0,3099 euro e 0,3641 euro.
La valutazione del titolo Telecom Italia
Analizzando la valutazione del titolo sulla base dei multipli di mercato, così come riportati sulle riviste specializzate, scopriamo che è sottovalutato qualunque sia l’approccio utilizzato. Ad esempio, considerando il rapporto tra prezzo e fatturato notiamo che Telecom presenta una valutazione 0,3, molto inferiore a quella media del suo settore di riferimento 4,8. In questo caso la sottovalutazione relativamente al settore di riferimento è superiore al 90%. Va, però, osservato che 0,3 è un livello basso in assoluto e non solo rispetto ai competitors. Analogo risultato si ottiene andando a considerare il Price to Book ratio.
Secondo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, la sottovalutazione è di circa il 70%.
Se, poi, si considerano le prospettive di crescita sia del titolo che del settore di riferimento, la sottovalutazione, secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, è superiore all’80%.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, per gli analisti che coprono Telecom Italia il giudizio medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 33% circa rispetto alle attuali quotazioni. Quello che colpisce, però, è la forte differenza tra lo scenario più ottimistico e quello più pessimistico. Nel primo caso le azioni Telecom Italia risultano essere sottovalutate del 150%, nel secondo, invece, la sopravvalutazione è del 31%.
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