Ci sono sanzioni che arrivano in modo del tutto inaspettato, ma che si potrebbero facilmente evitare. La maggior parte delle volte sarebbe sufficiente rispettare i termini di scadenza. Ciò nonostante vi sono particolari circostanze in cui si potrebbe perdere di vista il calendario e dimenticare alcune date importanti. Chi si trova ad affrontare il dolore per un lutto non sempre ha la lucidità mentale di sbrigare tutte le pratiche necessarie. Potrebbe pertanto succedere di rimandare o ignorare del tutto l’invio di una documentazione. Così come il coniuge superstite o altri chiamati all’eredità potrebbe trascurare il pagamento di alcune imposte. D’altro canto, quando muore una persona ci sono adempimenti fiscali che gli eredi non possono procrastinare. Sarebbe pertanto utile conoscere i 3 casi in cui gli eredi non devono pagare imposte di successione.
Parimenti importante è capire che dopo 60 giorni vedove e altri eredi pagano sanzioni se vengono meno ad alcuni obblighi. Dopo il decesso del familiare bisogna anzitutto presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate. Lo si può fare presso l’ufficio competente o attraverso i servizi telematici a disposizione del contribuente. Gli oneri da versare cambiano in relazione all’ammontare del patrimonio mobiliare e immobiliare che il defunto lascia in eredità. I nostri esperti hanno già risposto ai Lettori che chiedevano quali sono i costi di successione per ereditare una casa. Sono tenuti a liquidare tali imposte tutti coloro che sono chiamati all’eredità e persino chi la accetta con beneficio di inventario. Sono invece esonerati dal versamento dell’imposta coloro che rinunciano all’eredità.
Dopo 60 giorni vedove e altri eredi pagano in questi casi multe e more all’Agenzia delle Entrate
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Entro un anno dalla data del decesso del titolare dei beni occorre presentare la dichiarazione di successione. Ma si ha meno tempo a disposizione per onorare il pagamento delle imposte dovute. Gli eredi del defunto devono infatti provvedere al versamento della somma degli oneri fiscali entro un termine prefissato. Hanno infatti 60 giorni di tempo a partire dal momento in cui hanno presentato la dichiarazione di successione. Occorre pertanto effettuare il pagamento entro due mesi presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, in banca o in posta. Agli eredi che non pagano le tasse di successione arrivano cartelle di pagamento dall’Autorità fiscale in merito all’importo evaso. Oltre alla multa per mancato pagamento dell’imposta, gli eredi devono versare la maggiorazione per gli interessi. Se infatti il versamento avviene in ritardo gravano interessi di mora pari al 2,5% per ogni semestre successivo ai 60 giorni della scadenza.
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