È dal luglio del 2021 che le quotazioni di Fiera Milano si stavano muovendo in un stretto trading range. Siamo giunti finalmente alla conclusione di questa fase di indecisione? Adesso, dopo 5 mesi di incertezza il doppio colpo ribassista affossa queste azioni: occasione di acquisto in arrivo? Alle prossime sedute l’ardua sentenza.
Nel periodo di Natale le attività fieristiche potrebbero essere un’ottima occasione per fare acquisti e regali oppure decorazioni e colori particolari per un albero di Natale diverso dal solito. Per Fiera Milano questo periodo potrebbe diventare il peggiore dell’anno. Si sta risvegliando, infatti, l’orso e potrebbe colpire pesantemente il titolo. D’altra parte era oltre 6 anni che non si vedeva un ribasso così lungo sul time frame mensile. In questo modo il titolo potrebbe uscire da una situazione di lateralità che va avanti ormai da 5 mesi.
Dopo 5 mesi di incertezza un doppio colpo ribassista affossa queste azioni: occasione di acquisto in arrivo?
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Il titolo azionario Fiera Milano (MIL:FR) ha chiuso la seduta del 15 dicembre a quota 2,97 euro, in ribasso dell’1,33% rispetto alla seduta precedente.
Anticipato dall’incrocio delle medie e dal segnale di vendita dello SwingTrading Indicator, il ribasso delle ultime due sedute non giunge inaspettato. A parte la profondità del ribasso, però, quello che colpisce è la rottura della trend-line di breve (linea blu). A questo punto la partita decisiva si giocherà in area 3 euro. Una chiusura giornaliera sotto questo livello, infatti, potrebbe definitivamente fare investire al ribasso la tendenza in corso sul titolo Fiera Milano.
La valutazione del titolo
Secondo la valutazione basata sui multipli di mercato, allo stato attuale il titolo Fiera Milano risulta essere molto sottovalutato. Applicando i multipli di mercato, infatti, le azioni Fiera Milano risultano essere sempre sottovalutate indipendentemente dall’indicatore utilizzato. In particolare, il rapporto tra prezzo e utili, pari a 3,1x esprime una sottovalutazione di oltre l’80%. Sottovalutazione confermata anche dal rapporto tra prezzo e fatturato, che risulta essere pari a 0,8, e dal Price to Book ratio.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, la raccomandazione degli analisti è tale che il prezzo obiettivo medio esprime una sottovalutazione del 21% circa. La dispersione tra le diverse raccomandazioni, poi, è molto contenuta essendo inferiore al 6%.