Divorziati e separati possono scegliere due strade per ottenere l’ISEE ma solo una da diritto al sussidio da 780 euro al mese

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Agli inevitabili problemi e contraccolpi che si materializzano nel momento in cui una famiglia si divide, ce ne sono altri che riguardano alcuni aspetti fiscali, assistenziali ed economici. Il divorzio o la separazione di marito e moglie ha ricadute anche sulla sfera reddituale ed economica del nucleo familiare. Soprattutto per quanto concerne l’ISEE, il nucleo familiare è fondamentale. La composizione di un nucleo familiare incide sull’ISEE e di conseguenza incide su quelle prestazioni e agevolazioni che grazie all’ISEE possono essere percepite.

L’ISEE è lo strumento che milioni di famiglie utilizzano per accedere a prestazioni assistenziali, sostegni economici, Bonus e benefici vari. Il diretto interessato per ottenere l’ISEE deve presentare la DSU all’INPS. Si tratta di un’autocertificazione in cui includere tutti i redditi ed i patrimoni di tutti i componenti il nucleo familiare. I coniugi sono attratti nello stesso nucleo familiare fino a quando sono sposati, anche se con residenza diversa. Stesso trattamento per i casi di separazione di fatto.

Divorziati e separati possono scegliere due strade per ottenere l’ISEE ma solo una da diritto al sussidio da 780 euro al mese

Cambia tutto in presenza di separazioni con negoziazione assistita, separazioni consensuali o legali e naturalmente con il divorzio. La materia, però, è particolare dal momento che a volte anche in caso di separazioni effettive e legali, i genitori possono lo stesso rientrare nello stesso nucleo familiare. In pratica, alcune volte è ammesso un unico ISEE ed altre volte i due ex coniugio possono avere due ISEE differenti. In linea di massima l’ISEE può essere separato quando:

  • i due coniugi si sono legalmente separati;
  • il Tribunale ha emesso una ordinanza di nullità di matrimonio;
  • un Giudice ha sancito un provvedimento, anche temporaneo, che permette ai due di avere residenze separate;
  • si materializza la perdita della potestà sui figli per uno nei due genitori;
  • i due coniugi sono divorziati o sono in attesa della sentenza di divorzio;
  • uno dei due coniugi ha abbandonato il tetto coniugale.

Il mantenimento per i figli fa la differenza

In presenza di un nucleo familiare con i figli, l’ISEE va fatto in maniera particolare quando ci sono casi di divorzio o separazioni. Nel caso in cui uno dei due genitori paga il mantenimento ai figli, lo stesso genitore può essere depennato dall’ISEE. Infatti, l’altro genitore a cui i figli sono stati assegnati, dovrà inserire il mantenimento nel proprio ISEE, che inciderà quindi sul calcolo dell’indicatore. Nel caso in cui mancasse il mantenimento, il genitore affidatario potrà continuare ad inserire i redditi dell’ex coniuge come componente aggiuntiva.

In altri termini, divorziati e separati possono scegliere tra due vie. I valori dell’ISEE saranno diversi in base all’utilizzo dello stesso. Infatti i redditi del genitore non convivente coi figli, inciderà su quello che viene chiamato ISEE minorenni. Si tratta dell’ISEE che si utilizza per le prestazioni agevolate per il diritto allo studio dei minorenni. Ma è lo stesso valore che riguarda le prestazioni di studio universitario o che riguarda eventualmente le richieste di reddito di cittadinanza all’INPS da 780 euro al mese. Per tutte le altre agevolazioni per le quali non è necessario l’ISEE minorenni invece, i redditi dell’ex coniuge non incideranno.

Approfondimento

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