Anche se può apparire come un paradosso, a volte dividendo e forte sottovalutazione non sono motivi sufficienti per puntare su un titolo azionario.
Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato puntare ora su azioni sottovalutate potrebbe non essere la migliore strategia di investimento. Se a questo, però, si aggiunge anche un rendimento del dividendo superiore alla media del settore di riferimento e una solida situazione finanziaria diventa abbastanza incomprensibile perché un titolo come Cementir sia impostato al ribasso.
La valutazione del titolo e il rendimento del dividendo
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Un dettagliato report sulla valutazione di Cementir e stata fatta in un precedente articolo cui rimandiamo per dettagli. In questa sede ricordiamo solo che la sottovalutazione media del titolo si aggira intorno al 50% qualunque sia l’indicatore utilizzato.
Ricordiamo, poi, che l’azienda gode di una posizione finanziaria molto solida dato il livello di liquidità netta. Ad esempio, l’indice di liquidità, sia di lungo che di breve periodo, è superiore a 1. Inoltre il rapporto tra il debito totale e la capitalizzazione del titolo è di poco superiore al 20%.
Il dividendo, stabile nel corso degli ultimi 10 anni, si è sempre mantenuto sopra il 3%. Un rendimento non eccezionale, ma comunque superiore alla media del settore di riferimento.
Secondo quanto riportato sulle riviste specializzate, gli analisti che coprono il titolo hanno un giudizio concorde. La dispersione dei prezzi obiettivi a un anno è inferiore al 12%. La sottovalutazione media, invece, è di circa il 70%.
Dividendo e forte sottovalutazione sono sufficienti per puntare su un titolo azionario? La risposta all’analisi grafica
Il titolo Cementir (MIL:CEM) ha chiuso la seduta del 7 ottobre a quota 5,40 euro, in ribasso del 2,88% rispetto alla seduta precedente.
Con la chiusura di venerdì 7 ottobre potrebbe essere scattata una nuova fase ribassista con obiettivo più probabile in area 5,04 euro (I obiettivo di prezzo). Una conferma in tal senso si avrebbe con una chiusura giornaliera inferiore a 5,28 euro. Gli altri obiettivi ribassisti sono indicati in figura.
I rialzisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza nel caso di chiusure giornaliere superiori a 5,42 euro.