Le azioni a dividendo possono rappresentare una forma di investimento passiva molto interessante, soprattutto per diversificare il portafoglio. Ma come scegliere le aziende che possono garantire redditività nel lungo periodo? Ecco qualche suggerimento utile.
Negli ultimi anni l’interesse verso azioni con dividendi è cresciuto esponenzialmente; questo perché è opinione comune che si tratti di un investimento sicuro e affidabile, anche se “noioso”. Esistono effettivamente da decenni aziende rinomate perché pagano regolarmente i dividendi ai propri azionisti, con percentuali in crescita.
Quali sono le aziende che pagano i dividendi e perché
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Non tutte le aziende scelgono di pagare i dividendi, ovviamente. Solitamente la dinamica è piuttosto semplice: le piccole aziende preferiscono reinvestire in sé stesse piuttosto che premiare gli investitori, al contrario le società più grandi incentivano la fedeltà degli azionisti e cercano di attrarne di nuovi pagando i dividendi.
Molte società quotate su Piazza Affari vantano un ottimo curriculum: parliamo ad esempio di Eni, Snam, Poste Italiane o Intesa Sanpaolo e numerose Banche. Negli States, troviamo numerose aziende nel comparto energetico che offrono dividendi superiori al 7% e classifiche dei “Magnificient” da tenere d’occhio per implementare il portafoglio.
Come individuare i migliori dividend stock
Esistono alcune strategie che permettono di trovare l’investimento ideale alle proprie esigenze. Naturalmente, nessun investimento (compreso quello passivo) è perfetto e sicuro al 100%. I dividend Stock sono soggetti ai medesimi rischi di tutti gli altri titoli azionari. I pagamenti potrebbero addirittura essere sospesi o ridotti drasticamente senza preavviso, diversamente ad esempio delle obbligazioni.
- Non sempre un dividendo alto è sinonimo di alto rendimento. Può capitare che il rendimento in ascesa sia dovuto a un calo del prezzo delle azioni, il che potrebbe portare ben presto a un taglio dei dividendi. Dunque è necessario seguire l’andamento della società, onde evitare brutte sorprese.
- Sono numerose le aziende che pagano dividendi relativamente bassi ma sono quelle che garantiscono più sicurezza nel lungo periodo.
- Le aziende talvolta pagano dividendi più alti anche se in difficoltà economiche, per “non destare sospetti” o per “prendere tempo”, ma solitamente non è una mossa strategica che porta a buoni risultati.
- Fondamentale è analizzare sì, i numeri di un’azienda, ma anche le tendenze del momento. A seconda del settore, infatti, si può ipotizzare una proiezione futura. Ad esempio, immaginare un crollo del prezzo del petrolio o un interesse crescente per la tecnologia o determinati alimenti/bevande.
Esistono infine degli strumenti da utilizzare, oltre alla valutazione personale o alla consulenza di un esperto, che possono aiutare a comprendere meglio il curriculum delle aziende. Parliamo di stockscreener (ne esistono molti) tra cui schwab.com, di Charles Schwab Corporation, che è a pagamento e su cui bisogna creare un profilo per accedere ai servizi. Trai tool gratuiti troviamo invece wallstreetzen.com, che offre strumenti di ricerca di azioni con dividendi.